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Discussione all’ars sul futuro della sanità mentale: ecco il nuovo ddl

Il 20 ottobre 2023, Palazzo dei Normanni a Palermo ha ospitato un convegno dedicato a un tema di crescente rilevanza sociale: la salute mentale. Durante l’incontro, è stato presentato un disegno di legge (ddl) intitolato “Norme in materia di PTI di presa in carico comunitaria”, primo firmatario Antonio De Luca, capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Assemblea Regionale Siciliana (Ars). Questo ddl mira a riformare il sistema di assistenza per i disabili psichici, affrontando problematiche che da troppo tempo restano irrisolte.

Antonio De Luca ha aperto il dibattito sottolineando l’importanza della salute mentale, la quale, per casistiche, supera le patologie cardiovascolari. “La sanità mentale è una delle aree più disgraziate della medicina”, ha dichiarato De Luca, “perché non ha una cura specifica e, di fatto, toglie ai disabili un diritto fondamentale: quello di essere compresi”. Questa affermazione mette in luce una realtà drammatica: molti disabili psichici, se riconosciuti, spesso si ritrovano a vivere in isolamento, privati di opportunità e supporto.

Proposte del ddl

Il ddl propone un allungamento dei piani terapeutici individualizzati (PTI), che attualmente sono garantiti solo per due anni. Ecco i principali punti di questa proposta:

  1. Prolungamento dei PTI oltre il biennio previsto.
  2. Necessità di uno stanziamento maggiore da parte delle Aziende Sanitarie Provinciali (Asp).
  3. Focus sulla creazione di un bene socialmente apprezzabile piuttosto che sulla mera produttività economica.

Il ddl prevede anche che la giunta regionale fornisca annualmente all’Ars una relazione sull’attuazione della legge e sui risultati ottenuti. Questo aspetto è cruciale per garantire trasparenza e un monitoraggio efficace delle politiche sulla salute mentale, permettendo una valutazione continua e l’adattamento delle misure alle esigenze reali dei cittadini.

Riconoscimenti e supporto

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha accolto con favore la presentazione del ddl, affermando: “Oggi si apre una finestra importante. Sono certo che il dibattito sarà costruttivo e che potremo lavorare insieme per creare un tavolo trasversale con tutte le forze politiche”. Schifani ha richiamato l’importanza di una collaborazione tra le varie forze politiche, ricordando che recentemente è stata approvata una legge contro il crack, frutto di un impegno comune.

Anche il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha espresso il suo parere sul ddl, sottolineando che, sebbene non esista una legge in grado di risolvere definitivamente il problema della salute mentale, è fondamentale lavorare per attenuarlo. “Le risorse per la sanità mentale devono essere allocate in modo strategico e non devono essere consumate solo all’interno della manovra finanziaria”, ha affermato Galvagno, auspicando che il ddl possa essere discusso e approvato rapidamente in aula.

L’urgenza di un cambiamento

L’attenzione verso la salute mentale è un tema che ha guadagnato visibilità negli ultimi anni, ma continua a essere sottovalutato nella pianificazione delle politiche sanitarie. La pandemia di COVID-19 ha amplificato le problematiche legate alla salute mentale, mettendo in evidenza l’urgenza di interventi adeguati e tempestivi. Le persone con disabilità psichiche necessitano di un sostegno concreto, che vada oltre la mera assistenza sanitaria e che abbracci anche aspetti sociali, lavorativi e relazionali.

La comunità scientifica e i professionisti del settore hanno ribadito la necessità di un approccio integrato alla salute mentale, dove il supporto psicologico, la formazione al lavoro e l’inclusione sociale siano parte di un unico progetto di vita. Questo ddl rappresenta un passo verso la creazione di un sistema di assistenza più umano e attento alle reali necessità dei disabili psichici, contribuendo a un cambiamento culturale e sociale.

In un contesto in cui la salute mentale è ancora un tabù, il convegno di Palermo ha rappresentato un importante momento di riflessione e confronto. La proposta di legge potrebbe costituire una base solida per la costruzione di politiche più inclusive e sostenibili, che riconoscano la dignità e i diritti delle persone con disabilità psichiche. La speranza è che la discussione avviata in questa sede possa portare a un impegno concreto e duraturo, capace di fare la differenza nella vita di molte persone.

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