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Dietro le quinte del videoclip di ‘senza farmi male’: mina e elisa si raccontano – foto

Mina, la leggendaria cantante che ha segnato la storia della musica italiana, continua a stupire il suo pubblico con nuovi progetti e collaborazioni artistiche di grande valore. La “tigre di Cremona”, come viene affettuosamente chiamata, è un fenomeno che si rinnova costantemente, mantenendo viva la sua presenza anche in un’assenza mediatica che dura da anni. Dopo il successo travolgente del suo singolo precedente, “Buttalo via”, scritto da Francesco Gabbani, che ha superato i due milioni di visualizzazioni su YouTube, Mina è tornata con un nuovo brano dal titolo evocativo “Senza farmi male”.

Questa canzone fa parte del suo ultimo album, “Gassa d’amante”, e rappresenta una nuova tappa della sua lunga carriera. Il pezzo è stato scritto da Elisa, una delle cantautrici più apprezzate del panorama musicale contemporaneo, ed è stato originariamente concepito in inglese. Tuttavia, la versione finale presenta un testo completamente rivisitato, che riesce a catturare l’essenza del sentimento di fragilità e resilienza, temi molto cari a Mina.

Il videoclip di “Senza farmi male”

Il videoclip di “Senza farmi male”, diretto da Gianluigi Attorre, è un omaggio alla straordinaria collaborazione artistica tra Mina e il fotografo e pittore Mauro Balletti. Questo sodalizio, iniziato nel 1973, ha dato vita a copertine iconiche che sono entrate nella storia della musica italiana. Il primo album a vantare una copertina di Balletti è stato “Frutta e verdura”, e con “Gassa d’amante”, il duo continua a scrivere pagine importanti della storia discografica.

Mauro Balletti non è solo un fotografo, ma un artista che ha saputo catturare l’essenza di Mina attraverso il suo obiettivo. Nel videoclip di “Senza farmi male”, Balletti diventa un narratore visivo, traducendo in immagini il viaggio creativo che accompagna ogni canzone di Mina. “La voce di Mina dà vita, ogni volta, ad un processo creativo che parte dal bozzetto su carta e prende vie imprevedibili fino alla stampa della copertina”, spiega Attorre.

Un racconto onirico

Il videoclip si sviluppa come un racconto onirico, un percorso attraverso ricordi, collage e pittura, che invita lo spettatore a immergersi nel mondo artistico di Mina e Balletti. Le immagini si sovrappongono e si intrecciano, creando un cortocircuito visivo che esprime la sinergia tra la musica e le arti visive. Questo approccio innovativo non solo celebra il talento di Mina, ma valorizza anche l’importanza del lavoro di squadra nella creazione artistica.

Massimiliano Pani, produttore dell’album “Gassa d’amante” e figlio di Mina, sottolinea come la cantante continui a esplorare diversi generi musicali. “Mina gioca con i generi e gli stili musicali e continua a ricordarci fino a che punto il talento e la libertà siano importanti per affermare la nostra identità”, afferma Pani. La sua presenza nel panorama musicale rimane un modello di coraggio e libertà, specialmente per le nuove generazioni, come la Generazione Z, che cercano artisti autentici e innovativi.

Un’opera d’arte visiva

Il video di “Senza farmi male” è più di un semplice accompagnamento visivo per una canzone; è un’opera d’arte in sé. La combinazione di musica e immagini crea un’esperienza sensoriale che coinvolge e cattura l’attenzione dello spettatore. Ogni fotogramma è pensato per evocare emozioni profonde e ricordi personali, rendendo il messaggio di Mina ancora più potente.

In un’epoca in cui la musica si consuma rapidamente e spesso senza un adeguato approfondimento, Mina e il suo team dimostrano che è possibile creare arte duratura e significativa. “Senza farmi male” non è solo un brano da ascoltare, ma un invito a riflettere e a esplorare le proprie vulnerabilità. La voce inconfondibile di Mina, unita all’arte visiva di Mauro Balletti, dà vita a un’esperienza unica che celebra la bellezza della creatività.

In questo contesto, il videoclip diventa un vero e proprio tributo a un’epoca e a un modo di fare musica che hanno segnato la storia. Mina, con la sua straordinaria capacità di reinventarsi, continua a lasciare un segno indelebile nella cultura musicale italiana, dimostrando che, anche dopo tanti anni, può ancora emozionare e sorprendere il suo pubblico.

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