Dietro le quinte dei fotografi di dolce e gabbana a milano - ©ANSA Photo
Milano, la capitale della moda italiana, è da sempre al centro di un fenomeno affascinante: il paparazzismo. Questo legame ha radici profonde nella Dolce Vita degli anni ’60, un periodo che ha segnato la storia del cinema e della moda. Oggi, i paparazzi continuano a giocare un ruolo cruciale nel mondo dello spettacolo, seguendo i divi in ogni loro movimento. In questo contesto, la sfilata di Dolce e Gabbana si trasforma in un palcoscenico dove il paparazzismo diventa protagonista assoluto.
Il Metropol, ex cinema che ospita le sfilate del celebre duo di stilisti, si trasforma in un luogo di incontro tra moda e celebrità. Durante gli eventi VIP, viale Piave si trasforma in un vero e proprio coprifuoco, con il traffico bloccato per garantire la sicurezza e la privacy degli ospiti. La sfilata di quest’anno ha attirato una folla di fotografi, tutti in giacca e cravatta, pronti a catturare ogni attimo di glamour.
Il messaggio che Dolce e Gabbana vogliono trasmettere è chiaro: la vita di un divo oggi non è più solo una sequenza di eventi glamour. I fotografi non si limitano a cercare immagini da red carpet, ma catturano anche momenti di vita quotidiana. I divi vengono seguiti dalla mattina alla sera, anche mentre compiono gesti semplici come andare a fare la spesa o accompagnare i figli a scuola. Anche in queste situazioni ordinarie, non manca mai un tocco di stile che li eleva al rango di icone.
Osservando i volti noti in prima fila, come l’attore inglese James McAvoy o Rocco Ritchie, figlio di Madonna, si percepisce l’inevitabile pressione che questi personaggi devono affrontare. Ogni scelta di abbigliamento diventa una dichiarazione di intenti, dove jeans abbinati a pellicce e sneakers elevate da cappotti maculati si trasformano in una necessità per mantenere viva l’immagine da superstar.
La moda odierna si nutre di contrasti e giustapposizioni. I divi scelgono la comodità dei pantaloni cargo, realizzati in morbido velluto, abbinandoli a giacche scintillanti o gilet di pelliccia. La sartorialità è un valore fondamentale, reinterpretato con creatività attraverso dettagli come:
La sera è il momento in cui i divi si mostrano al meglio: i tuxedo classici si alternano a gilet indossati sulla pelle nuda, camicie di seta e accessori audaci come broche dorate giganti. Ogni scelta è studiata per catturare l’attenzione e evocare il glamour dei tempi passati.
La passerella di Dolce e Gabbana diventa così un palcoscenico dove il passato e il presente si incontrano. I paparazzi non sono più solo cronisti di un’epoca passata, ma attori protagonisti di un racconto che continua a evolversi. In questo gioco di luci e ombre, tra flash e stoffe preziose, Milano si conferma come il cuore pulsante della moda e dell’immaginario collettivo, un luogo dove i sogni prendono forma e ogni scatto racconta una storia.
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