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Dieci città in corsa per diventare capitale italiana della cultura 2027

La ricerca della Capitale italiana della Cultura 2027 ha raggiunto un’importante fase con la selezione delle dieci città finaliste. Questo annuncio, diffuso dal Ministero della Cultura, rappresenta un passo cruciale verso la proclamazione della località che avrà l’onore di rappresentare l’Italia nel panorama culturale internazionale per l’anno 2027. Le città selezionate hanno presentato progetti innovativi volti a valorizzare il proprio patrimonio culturale, artistico e sociale, in linea con i criteri stabiliti nel bando di selezione.

Le dieci città finaliste sono: Alberobello, Aliano, Brindisi, Gallipoli, La Spezia, Pompei, Pordenone, Reggio Calabria, Sant’Andrea di Conza e Savona. Ognuna di queste località ha elaborato un progetto unico, mirato a esaltare le proprie peculiarità culturali.

I progetti finalisti

  1. Alberobello (Puglia) – “Pietramadre”: Questo progetto mira a integrare la tradizione architettonica dei trulli con iniziative moderne, puntando sulla sostenibilità e sul turismo responsabile.

  2. Aliano (Basilicata) – “Terra dell’altrove”: Focalizzato sulla valorizzazione del paesaggio e della cultura, il progetto propone eventi artistici che creano un legame tra passato e futuro.

  3. Brindisi (Puglia) – “Navigare il futuro”: Con il suo porto storico, Brindisi intende celebrare la sua storia marittima attraverso un calendario di eventi che mettono in luce il tema della navigazione e dell’incontro tra culture.

  4. Gallipoli (Puglia) – “La bella tra terra e mare”: Questo progetto si propone di esaltare la bellezza naturale e culturale del territorio, promuovendo attività legate al mare e alla tradizione gastronomica.

  5. La Spezia (Liguria) – “Una cultura come il mare”: La Spezia punta a utilizzare il mare come elemento di connessione tra culture diverse, con eventi che celebrano il patrimonio marittimo.

  6. Pompei (Campania) – “Pompei Continuum”: Con un patrimonio archeologico unico, Pompei intende integrare il passato con nuove forme di espressione culturale e artistica.

  7. Pordenone (Friuli Venezia Giulia) – “Pordenone 2027. Città che sorprende”: Questo progetto mira a coinvolgere comunità locali e visitatori, creando un’atmosfera di sorpresa e scoperta.

  8. Reggio Calabria (Calabria) – “Cuore del Mediterraneo”: La città vuole sottolineare il suo ruolo di crocevia culturale nel Mediterraneo, promuovendo iniziative che celebrano la diversità.

  9. Sant’Andrea di Conza (Campania) – “Incontro tempo”: Questo comune minore si propone di riscoprire la propria identità culturale attraverso eventi che coinvolgono la comunità locale.

  10. Savona (Liguria) – “Nuove rotte per la cultura”: Savona intende esplorare nuovi modi di fruizione della cultura, con progetti che rendono l’arte e la cultura accessibili a tutti.

Il percorso verso la proclamazione

Le dieci città finaliste parteciperanno a audizioni pubbliche il 25 e 26 febbraio 2025. Durante queste sessioni, ogni comune avrà l’opportunità di presentare il proprio progetto per un massimo di 60 minuti, suddivisi in 30 minuti di presentazione e una sessione di domande da parte della giuria. Questo confronto sarà fondamentale per valutare la fattibilità e l’impatto dei progetti presentati.

La proclamazione della Capitale italiana della Cultura 2027 avverrà entro il 28 marzo 2025. La città vincitrice riceverà un contributo finanziario di un milione di euro, destinato a sostenere le iniziative e gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. Questo sostegno economico non solo aiuterà la vincitrice a realizzare i propri piani, ma promuoverà anche un’attenzione crescente verso il patrimonio culturale italiano.

L’importanza della Capitale della Cultura

Diventare la Capitale italiana della Cultura rappresenta un’opportunità straordinaria per le città coinvolte. Non solo consente di mettere in luce il proprio patrimonio, ma stimola anche il turismo, rafforza l’identità locale e coinvolge la comunità in un processo di crescita culturale e sociale. La scelta delle finaliste sottolinea l’importanza di una cultura inclusiva, capace di dialogare con le diversità e valorizzare le peculiarità di ogni territorio. Questa competizione è quindi un invito a sognare e progettare un futuro migliore attraverso l’arte e la cultura.

Stefania Palenca

Da sempre nutro una forte curiosità per le vicende passate e le tracce che hanno lasciato nel nostro presente. Ho scoperto presto che nulla racconta una storia meglio dei muri di un'antica cattedrale o delle pennellate su una tela impolverata. Mi sono laureata in Storia presso l'Università di Catania, un percorso accademico che mi ha permesso di immergermi nei racconti e nei segreti di questa meravigliosa isola. Durante gli studi, ho perfezionato le mie competenze con un master in Conservazione dei Beni Culturali, comprendendo ancor di più l'importanza di preservare queste ricchezze per le generazioni future. Attraverso i miei articoli, esploro non solo i grandi siti turistici, ma anche i piccoli gioielli meno conosciuti che celano storie straordinarie e avvincenti. Porto i lettori in un viaggio attraverso l'arte e l'architettura, dall'epoca greca a quella normanna, passando per i fasti del Barocco siciliano. Quando non sono impegnata nella ricerca o nella scrittura, mi piace camminare per le vie dei centri storici, partecipare a conferenze e visitare musei e gallerie d'arte. Credo fermamente che ogni pietra, ogni dipinto e ogni edificio abbia una storia da raccontare, ed è mio compito dare voce a queste storie. Vi invito a seguirmi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, scoprendo insieme le meraviglie artistiche e architettoniche che hanno modellato la nostra identità culturale

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