Si fa ancora in tempo a recuperare le detrazioni fiscali dimenticate se si segue la procedura prevista dalla legge.
Le detrazioni fiscali sono agevolazioni che permettono ai contribuenti di ridurre l’ammontare delle imposte dovute allo Stato. In pratica, consistono in importi che possono essere sottratti dalle tasse da pagare in base a specifiche spese sostenute durante l’anno fiscale. Queste detrazioni sono previste dalla normativa fiscale italiana e possono riguardare una vasta gamma di spese.
Se un contribuente ha sostenuto delle spese detraibili nel 2022 ma ha dimenticato di inserirle nella dichiarazione dei redditi, è possibile recuperare il beneficio fiscale? La risposta è sì, e il meccanismo per farlo è chiaro e previsto dalla legge.
Come recuperare e ottenere il rimborso delle detrazioni fiscali dimenticate
In Italia, i contribuenti possono correggere errori o omissioni nelle loro dichiarazioni dei redditi presentando una dichiarazione integrativa entro un periodo di tempo stabilito dalla legge. Questo è possibile fino a cinque anni dopo l’anno in cui la dichiarazione originale è stata presentata. Questo principio è stato ribadito dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 14889 del 28 maggio 2024. Tale ordinanza ha chiarito che, anche se il caso specifico riguardava le detrazioni per bonus edilizi, il principio è applicabile a tutte le tipologie di detrazioni fiscali.
La Corte ha confermato che i contribuenti possono presentare una dichiarazione integrativa per correggere omissioni e errori, senza perdere il diritto al rimborso o alla compensazione del credito d’imposta risultante. La procedura per farlo è specificata dall’articolo 2, comma 8 del DPR 322 del 22 luglio 1998. Questo articolo stabilisce che il contribuente può presentare una dichiarazione integrativa entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione originale.
Per presentare una dichiarazione integrativa, si deve utilizzare il modello Redditi, barrando la voce “dichiarazione integrativa” nel frontespizio. Questo modello può essere inviato anche una volta scaduti i termini per l’invio della dichiarazione ordinaria, purché la dichiarazione originaria sia stata presentata nei termini. Esistono due codici distinti da utilizzare nella dichiarazione integrativa:
1. Codice 1: per correggere la dichiarazione originaria e modificare un maggiore o minore reddito, debito d’imposta, o credito.
2. Codice 2: per correggere la dichiarazione in base a comunicazioni ricevute dall’Agenzia delle Entrate, che segnalano errori o omissioni.
Questi codici sono importanti perché differenziano tra le correzioni autonome fatte dal contribuente e quelle fatte in risposta alle notifiche dell’Agenzia delle Entrate. Una volta presentata la dichiarazione integrativa, l’eventuale credito d’imposta risultante può essere utilizzato in compensazione o richiesto a rimborso. Questo meccanismo fornisce una flessibilità importante, consentendo ai contribuenti di correggere gli errori e di ottenere i benefici fiscali a cui hanno diritto, anche se non immediatamente richiesti nella dichiarazione originale.
