Dengue, sempre più casi di “febbre spaccaossa” in Italia: ecco i sintomi a cui prestare attenzione e come si prende il virus

Il virus Dengue è arrivato in Italia e non promette cose buone: cosa sta accadendo e quali sono i sintomi da non sottovalutare. 

Sono almeno 100 i Paesi nel mondo nei quali la malattia denominata Dengue ha preso ormai piede. Le zone colpite maggiormente risultano l’Africa, gli Stati Uniti, il Sudamerica, la zone del Pacifico Occidentale e anche il Sudest asiatico. In Europa, invece, ci sarebbero diversi casi importati, pochi quelli “autoctoni”. L’Italia è attualmente il Paese con il maggior numero di casi registrati durante la scorsa estate, a seguire Francia e Spagna.

Malattia Dengue
Il virus Dengue è arrivato praticamente ovunque, come tocca difendersi – foto Arabonormannaunesco.it

Emilia Romagna, Lazio e Lombardia sono invece le tre regioni nelle quali i casi di Dengue sono stati scoperti e curati dal personale sanitario. Al momento gli esperti hanno dichiarato che in presenza di pazienti asintomatici non c’è bisogno di alcuna terapia, discorso differente invece per chi mostra una evidente sintomatologia. Nel frattempo la situazione è sotto il costante monitoraggio del Ministero della Salute.

Dengue: di cosa si tratta e come si cura

In presenza di sintomi, infatti, la terapia per curare il virus Dengue si basa su antidolorifici (in caso di cefalee, dolori agli arti e ai muscoli), antipiretici in presenza di febbre e all’occorrenza farmaci per disturbi gastrointestinali. I medici sconsigliano l’uso di antibiotici in quanto inutili per trattare le infezioni. Ma cosa è la Dengue? Si tratta di una malattia infettiva virale provocata da una puntura di zanzara: viene catalogata problema di salute di origine tropicale.

La trasmissione del virus e anche i contagi avvengono dall’animale all’essere umano, ma ci sono altre tipologie di diffusione del virus. Essa può avvenire infatti con trapianto di organi infettati da Dengue, trasfusioni di sangue e durante la gravidanza (passaggio dalla madre al nascituro o alla nascitura).

Dengue
Personale sanitario intervenuto durante l’attività di disinfestazione in Sri Lanka – foto ANSA – Arabonormannaunesco.it

Attualmente gli esperti dell’ospedale San Raffaele di Milano hanno parlato di 8 pazienti su 10 asintomatici, 20% presenta invece dei sintomi piuttosto comuni. In questo secondo caso, infatti, si parla di dolore dietro agli occhi, cefalea orbitaria, vomito, nausea, dolori addominali, piccole emorragie e rash cutaneo (pelle infiammata sotto forma di esantema o eritema) con piccole macchie bianche.

Attualmente esiste anche il vaccino contro la malattia Dengue e questa è una novità importante per chi arriva in Italia. L’ospedale San Raffaele-Turro di Milano è fra i primi ospedali italiani a renderlo disponibile. Si tratta di una vaccinazione che può essere somministrata a partire dai 4 anni d’età e con due dosi sottocutanee. Gli esperti parlano di prima dose (almeno 15 giorni prima della partenza verso zone a rischio contagio), la seconda a distanza di tre mesi.

Ma cosa bisogna fare per chiedere informazioni e prenotare una visita? Il luogo prescelto è l’ambulatorio dell’ospedale San Raffale-Turro di Medicina tropicale, dei viaggi e delle migrazioni. Ci sono due modi per fare tutto: contattare via email l’indirizzo medicinadeiviaggi@hsr.it oppure chiamare uno dei numeri segnalati (02.2643.7970 – 02.2643.3206 – 02.2643.3207 – 02.2643.4180).

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