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Cucina da incubo ad aci castello: 65enne finisce nei guai

Un’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (Nas) ha rivelato condizioni igienico-sanitarie inaccettabili in un ristorante di Aci Castello, situato sul lungomare dei Ciclopi. Il titolare, un 65enne originario di Pedara, è stato denunciato per aver somministrato ai clienti cibi in cattivo stato di conservazione, mettendo a rischio la salute pubblica. Durante il controllo, i militari hanno trovato una situazione allarmante, con la presenza di blatte e altri insetti tra gli alimenti e segni di infestazione da roditori nella cucina.

Condizioni igieniche inaccettabili

Il report dei Carabinieri ha evidenziato la totale trascuratezza nella pulizia dei locali. Ecco alcuni dei problemi riscontrati:

  1. Accumuli di sporco risalenti a lungo tempo.
  2. Residui di cibo sotto i piani di lavoro.
  3. Crepe e fori nei muri, facilitando l’ingresso di animali infestanti.
  4. Zanzariere danneggiate nel deposito alimenti.

Nel vano deposito, sono stati trovati escrementi di roditori sugli scaffali e una blatta morta in un contenitore di farina. Questi ritrovamenti hanno messo in evidenza una situazione inaccettabile per un’attività di ristorazione.

Il sequestro di cibo

A seguito delle scoperte, i Carabinieri hanno sequestrato circa 100 chili di generi alimentari, tra cui:

  • 10 chili di farina di riso
  • 10 chili di farina d’orzo
  • 4 chili di uva passa
  • 8 chili di farro
  • 30 chili di orzo

Sono state confiscate anche diverse decine di confezioni di pasta, cous-cous e panatura. Questo intervento ha evitato che alimenti contaminati potessero essere serviti ai clienti, tutelando così la salute pubblica.

Conseguenze legali e sanitarie

L’attività del ristorante è stata immediatamente sospesa. Il titolare è stato intimato a effettuare, entro sei mesi, una completa sanificazione del locale, accompagnata da operazioni di disinfestazione e derattizzazione. La legge italiana prevede sanzioni severe per chi non rispetta le norme igienico-sanitarie, e la denuncia del ristoratore rappresenta solo uno dei passaggi che potrebbero portare a ulteriori conseguenze legali.

La situazione scoperta ad Aci Castello serve da monito per tutti i ristoratori. La salute dei clienti deve essere sempre al primo posto. È fondamentale che i ristoratori garantiscano condizioni ottimali nei loro locali, attraverso una pulizia quotidiana e una manutenzione adeguata. Solo collaborando attivamente con le autorità sanitarie si può garantire un ambiente sicuro per tutti e mantenere la fiducia nella ristorazione italiana.

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