L’accesso alle cure sanitarie rappresenta un tema cruciale per la salute pubblica in Italia, con un focus particolare sulla Sicilia, dove le disuguaglianze sociali si fanno sempre più evidenti. Recentemente, durante un forum alla Fonderia Oretea di Palermo, intitolato “Autonomia differenziata e Pnrr: cosa succederà alla sanità?”, Renato Costa, esponente della Rete degli ambulatori popolari di Palermo, ha evidenziato un fenomeno allarmante: l’aumento della platea degli emarginati, ovvero coloro che non riescono ad accedere alle cure sanitarie essenziali.
una nuova realtà di emarginazione
Costa ha messo in luce come, in passato, l’attenzione fosse rivolta principalmente a categorie marginalizzate, come coloro che vivevano in abitazioni occupate, privi di residenza e quindi impossibilitati a trovare un medico curante. Oggi, però, la situazione è peggiorata. Non si tratta più solo di queste categorie vulnerabili, ma anche di persone che normalmente non rientrerebbero in tali circostanze. Tra queste, vi sono:
- Colletti bianchi, come insegnanti e professionisti.
- Pensionati, che, pur avendo un reddito, non riescono a coprire le spese sanitarie e si sentono in imbarazzo nel dover ammettere di non poter pagare il ticket.
Questa nuova realtà evidenzia un cambiamento significativo nel panorama socio-economico italiano, dove le difficoltà economiche colpiscono anche le fasce più abbienti della popolazione. Costa ha esortato a un approccio collettivo per affrontare la crisi in corso, affermando: “La gente non ce la fa più, abbiamo bisogno di aiutarla, in qualunque modo.” La salute, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), deve essere considerata come uno stato di benessere psicofisico e sociale, non solo come assenza di malattia.
dati allarmanti sulla sanità in sicilia
Vincenzo Provenzano, del dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Palermo, ha fornito dati che confermano le preoccupazioni espresse da Costa. Secondo recenti studi, in Sicilia il numero di famiglie in difficoltà è significativamente più alto rispetto ad altre regioni italiane. Le emergenze sanitarie diventano ostacoli insormontabili per molte famiglie che, a causa della scarsità di risorse, non riescono a far fronte alle spese necessarie. I dati indicano che:
- Circa il 50% della popolazione siciliana risente di difficoltà economiche che impediscono l’accesso alle cure.
Le difficoltà nell’accesso alle cure non riguardano solo le emergenze mediche, ma si estendono a una serie di servizi essenziali che contribuiscono al benessere collettivo. La sanità pubblica, che dovrebbe essere un diritto garantito a tutti, si trova a dover affrontare sfide enormi, aggravate da politiche di austerità e da un sistema di welfare insufficiente.
il ruolo degli ambulatori popolari
In questo contesto, gli ambulatori popolari come quello di Palermo svolgono un ruolo fondamentale, offrendo assistenza a chi si trova in situazioni di vulnerabilità e difficoltà. L’emergenza sanitaria è solo la punta dell’iceberg di una crisi più profonda che colpisce il tessuto sociale italiano. Le famiglie che faticano a sbarcare il lunario si trovano spesso a dover scegliere tra esigenze basilari, come il cibo o le cure mediche, creando un circolo vizioso in cui la salute si deteriora ulteriormente.
Il forum di Palermo ha rappresentato un’importante occasione di confronto e riflessione, evidenziando la necessità di un intervento strutturale per garantire un accesso equo alle cure per tutti i cittadini. Le soluzioni proposte devono tener conto delle specificità regionali, cercando di garantire un sistema sanitario che non lasci indietro nessuno. In un momento in cui le disuguaglianze sociali aumentano, è fondamentale che si alzi un grido di allerta e si attivi una mobilitazione collettiva per garantire il diritto alla salute come un bene comune, accessibile a tutti, indipendentemente dalla propria condizione economica o sociale.