Il cinema italiano si trova attualmente di fronte a nuove sfide, specialmente in un contesto dominato dalle piattaforme di streaming. In questo scenario, “Cortina Express”, diretto da Eros Puglielli, emerge come una ventata di freschezza, proponendo un mix di generi che lo rende interessante e divertente. Questo film rappresenta un cinepanettone 2.0, che pur mantenendo alcune caratteristiche tipiche delle commedie natalizie italiane, si evolve in una spy-comedy, aggiungendo un tocco di originalità e modernità.
A prima vista, “Cortina Express” potrebbe sembrare un “mappazzone”, come lo definisce Christian De Sica, uno dei protagonisti del film. Con un cast ricco di personaggi eccentrici e una trama che si snoda tra situazioni comiche e avventure spionistiche, il film promette di intrattenere il pubblico con un ritmo frizzante e battute che, pur non essendo esenti da parolacce, si mantengono nel limite del buon gusto. De Sica stesso ha scherzato sul fatto che le battute di un tempo potrebbero portare a conseguenze legali nel clima attuale, ma questo non ferma il suo spirito ironico.
la trama di cortina express
La storia ruota attorno a Lucio Roberti, interpretato da De Sica, un viveur di mezza età che si trova a dover salvare il nipote da un matrimonio disastroso. Questo personaggio incarna la fragilità e le ambizioni di chi ha vissuto una vita intensa, ma che ora si trova in una fase di declino. Accanto a lui c’è Dino Doni, interpretato da Lillo Petrolo, un ex cantante di successo che cerca il riscatto e, soprattutto, il riconoscimento da parte della figlia. Isabella Ferrari, nei panni di Patrizia Giordano, completa il trio protagonista: una discografica in crisi, sia professionale che personale, che si ritrova a gestire un marito un po’ remissivo e un’azienda sull’orlo del fallimento.
un’ambientazione suggestiva
Il film è ambientato nella suggestiva cornice di Cortina d’Ampezzo, nota meta turistica che fa da sfondo alle disavventure dei protagonisti. Le strade e le piste innevate diventano il palcoscenico di una commedia che si mescola a momenti di tensione e azione, grazie all’introduzione di una trama spionistica che coinvolge una serie di spie sovietiche, capeggiate da un Paolo Calabresi in grande forma, nei panni di un villain orbo di un occhio. Questa svolta nella narrazione, che unisce il genere comico a elementi di thriller, rende “Cortina Express” un’opera intrigante, capace di attrarre non solo gli amanti della commedia italiana tradizionale, ma anche chi cerca qualcosa di diverso.
la sceneggiatura e la produzione
La sceneggiatura, scritta da Tommaso Renzoni in collaborazione con Puglielli, riesce a intrecciare abilmente le storie dei vari personaggi, creando un mosaico di vite che si incrociano in modi inaspettati. Il film, in uscita nelle sale dal 23 dicembre con Medusa in ben 450 copie, segna un tentativo audace di rinnovare un genere che, per molti, era ormai diventato stantio. La produzione, realizzata da Be Water Film in associazione con Medusa Film e Prime Video, dimostra la volontà di investire in un progetto che punta a portare il pubblico al cinema, nonostante la forte competizione delle piattaforme di streaming.
Christian De Sica, con la sua indiscutibile esperienza nel settore, esprime la speranza che la commedia italiana possa ancora trovare la sua strada, invitando a riflettere su come un film ben fatto possa riportare gli spettatori nelle sale. La sua osservazione che “Poveracci a Cortina” potrebbe essere un sottotitolo adeguato per il film evidenzia la condizione dei personaggi: tutti sono un po’ falliti, ma allo stesso tempo vitali e pieni di sogni. Questa rappresentazione di fragilità è un tema ricorrente nel cinema contemporaneo, che invita il pubblico a identificarsi con le sfide quotidiane dei protagonisti.
In un periodo dove il cinema italiano è costretto a reinventarsi, “Cortina Express” emerge come un’opera che, pur mantenendo le radici della tradizione, guarda con coraggio al futuro. La combinazione di commedia, avventura e spionaggio offre un prodotto fresco e accattivante, capace di divertire e far riflettere. La magia del cinema, dunque, non è solo nei film che proiettano favole, ma anche in quelli che raccontano le complessità della vita, facendo ridere e pensare allo stesso tempo.
