Contestato il rimborso della rata mutuo per chi ha pagato di più, lo ha deciso il Tribunale

Per decisione del tribunale chi ha pagato di più per la rata di rimborso potrebbe non riavere i suoi soldi. Ecco cosa è stato deciso.

Recentemente hanno fatto molto discutere le diatribe giuridiche attorno a dei finanziamenti di banche in atto tra il 2005 e il 2008 calcolato con Euribor. Coloro che hanno chiesto questi finanziamenti si sono trovati a pagare più di quanto calcolato a causa di un tiro mancino delle banche nei loro confronti. Secondo un tribunale il rimborso dei clienti non sarebbe da applicare.

blocco dei rimborsi
Il tribunale blocca i rimborsi ai risparmiatori – arabonormannaunesco.it

Almeno una volta nella vita tutti ci troviamo davanti alla necessità di chiedere un finanziamento. Per alcuni la necessità sta nel dover aprire un’attività per cui serve un investimento iniziale, mentre per altri, molto più comunemente, è necessario per comprare una casa. Questi finanziamenti, qualunque sia il fine, hanno un unico comune denominatore: devono essere restituiti. Gli istituti di credito che concedono finanziamenti hanno quindi tutte le ragione per volersi assicurare che i soldi tornino nelle loro casse, magari guadagnandoci qualcosa sopra.

Tra il 2005 e il 2008 con i tassi di interessi per i finanziamenti calcolati con il sistema Euribor alcune banche hanno sfruttato il sistema per aggiungere delle spese extra alle rate del finanziamento in modo da farlo gonfiare. Quando i clienti se ne sono accorti hanno subito girato la questione ad un tribunale citando in giudizio gli istituti di credito. La giustificazione delle banche è stata che hanno girato attorno al fatto che quelle spese aggiuntive, in gran parte oneri assicurativi, non fossero da considerare nel calcolo iniziale delle rate del mutuo e per questo non presenti.

Rimborso rata del mutuo

Questa giustificazione è stata respinta dalla Corte Suprema di Cassazione, che ha riconosciuto come nullo l’appello delle banche in merito alla vicenda. Le uniche spese extra che non potrebbero essere conteggiate nel calcolo iniziale delle rate secondo la Cassazione sono solo imposte e tasse. I clienti che hanno subìto questa truffa sono stati quindi in grado di richiedere un rimborso alle banche, ma a questo si è opposto il Tribunale di Torino.

rate gonfiate dalle banche
Come le banche hanno gonfiato le rate dei finanziamenti – arabonormannaunesco.it

Secondo il tribunale i rimborsi decisi dalla Corte di Cassazione con la sentenza del 29 gennaio 2024 non sarebbero da applicare. Questo perché il contratto di finanziamento attivato da banche non aderenti all’intesa anti-concorrenziale non può essere definito contratto “a valle”. Questo aspetto rende quindi infondata la domanda di nullità parziale dei contratti di finanziamento. Stando all’ordinanza i risparmiatori possono aspirare alla restituzione della differenza tra il tasso di interesse al mutuo e il tasso sostitutivo.

La situazione è per il momento ancora in divenire, visto che ci sarà da considerare come la Cassazione e il tribunale di Torino riusciranno a sbrogliare questo blocco. Per il momento l’unica cosa certa è che i risparmiatori non avranno indietro i loro soldi.

Si tratta di un tremendo blocco per i risparmiatori che si sono visti gonfiare rapidamente le rate dal mutuo da un momento all’altro. Le rate gonfiate con mezzi poco chiari sono un’arma che le banche usano spesso e la giurisprudenza dovrà presto trovare un modo per impedire anche questa truffa e proteggere i risparmiatori.

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