Il 2024 sarà per il governo Meloni un anno complesso: sono numerose le questioni sul tavolo che andranno discusse nei prossimi mesi. Domani, giovedì 4 gennaio, se ne parlerà nella tradizionale conferenza stampa.
Da settimane la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non sta particolarmente bene a causa di una sindrome otolitica. Un’indisposizione che ha costretto la leader di Fratelli d’Italia a rinviare più volte la tradizionale conferenza stampa di fine anno. Ora Meloni sembra finalmente aver ritrovato la salute e l’appuntamento è fissato per domani, giovedì 4 gennaio. Sarà un’occasione importante per fare il punto sull’anno appena conclusosi e per prepare gli obiettivi di un 2024 che si annuncia complesso, per le molte questioni ancora sul tavolo del governo.
Meloni dovrà sicuramente dire la sua su alcune questioni delle quali si sta molto discutendo in questi giorni a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno. Ci sono alcuni argomenti su cui la premier non si è esposta: sulla bocciatura della ratifica delle modifiche al Mes e sulle conseguenze che la decisione potrebbe avere sui delicati equilibri europei, per esempio. È attesa una valutazione della premier anche sul nuovo patto Ue, che non prevede per i Paesi membri ricollocamenti forzati dei migranti ma contributi finanziari. E sulle ‘correzioni’ di bilancio cui l’Italia con tutta probabilità andrà incontro in seguito alle regole del nuovo patto di stabilità.
Ci sono poi i fatti di cronaca che stanno coinvolgendo in maniera diretta o meno membri del suo governo. Nello specifico, lo sparo alla festa di Capodanno di Delmastro, con il colpo partito da una pistola del deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzol, ma anche il caso Verdini/Anas. Nell’inchiesta sulle commesse Anas, nessun politico è indagato, il vice premier leghista Matteo Salvini non è coinvolto e l’orientamento è di “attendere gli sviluppi giudiziari”. Così dice l’agenzia stampa Agi.
Il vero banco di prova politico per il prossimo futuro sarà per il governo quello delle elezioni Europee. A giugno, infatti, si voterà per il parlamento di Bruxelles e, com’è naturale, ogni partito farà il proprio gioco, pensando più a sé stesso che alla coalizione. La speranza da parte di Meloni è che questo non sposti gli equilibri che si sono creati all’interno della maggioranza, che fino ad ora hanno funzionato. Allo stesso tempo, anche il risultato delle elezioni Europee sarà importante, perché potrebbe portare in dote la necessità di nuovi equilibri all’interno del Governo.
Meloni è comunque soddisfatta del percorso fatto fino ad ora, anche e soprattutto a livello internazionale. Il suo Governo, secondo la premier, ha guadagnato nei mesi stima da parte di molti governi esteri, dopo una iniziale diffidenza. L’Italia avrà la presidenza del G7 e dovrà comunque fare i conti con un panorama internazionale molto frastagliato. Oltre ai conflitti in corso, all’orizzonte ci sono anche le elezioni negli Stati Uniti che, per forza di cose, condizionano molte la politica internazionale anche del nostro Paese. Insomma, numerose sfide che il governo Meloni dovrà affrontare.
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