Il vino si giudica anche dalla copertina, ovvero la bottiglia. Ecco come capire se il vino sullo scaffale del supermercato è buono
Non sempre i vini che trovi al supermercato sono pessimi. Anzi, a volte un prezzo ridotto non dica per forza un buco nell’acqua, o meglio… nel vino. Ma come si fa a capire quando un vino è buono se non abbiamo mai sentito il suo nome né mai visto prima la sua etichetta?
Ci sono dei piccoli accorgimenti che ti permetteranno di capire in pochi secondi se quello che hai tra le mani è un vino buono oppure no.
Giudicare un vino dalla bottiglia: ecco cosa guardare
Ora che sei al supermercato con una bottiglia di vino tra le mani, prendi nota di cosa guardare attentamente.
Forma e dimensione della bottiglia: già da questi elementi puoi dedurre delle informazioni importanti. Ad esempio, se si tratta di una bottiglia in vetro che consente di osservare al suo interno, significa che quel vino non ha nulla da nascondere. Controlla che il liquido all’interno sia limpido e senza sedimenti sul fondo. Verifica anche che la bottiglia non sia danneggiata, in modo tale da essere sicuro che il vino sia stato correttamente conservato.
Concavità: se il fondo della bottiglia è concavo è probabile che si tratti di un buon vino poiché è la tipologia di fondo ideale per fare scivolare gli eventuali sedimenti. Non è detto però che un fondo piatto implichi per forza del vino scadente, ci sono degli esempi in Spagna di vini molto buoni conservati in bottiglie dal fondo piatto.
Tappo e chiusura: i tappi in sughero sono spesso associati alla qualità più alta del vino, mentre le chiusure a vite caratterizzano di solito i vini “più giovani” e meno pregiati. In realtà molte case produttrici di vino ormai prediligono il tappo a vite per la sua capacità di conservare al meglio la qualità del vino.
L’importanza dell’etichetta quando dobbiamo scegliere il vino
L’etichetta quando si tratta di vino è molto importante. Per essere a norma di legge, infatti, deve contenere per forza alcune informazioni come: vinificazione, luogo di produzione, imbottigliamento, annata e terminologia specifica. Ecco alcune informazioni che l’etichetta è in grado di veicolare:
Provenienza: indica dove è stato prodotto e imbottigliato il vino. Un vino locale potrebbe essere una buona scelta sia perché avrà fatto meno strada per arrivare su quello scaffale, sia perché i costi di trasporto saranno stati inferiori e quindi è facile che lo pagherai a buon prezzo.
Annata: ovviamente quando si tratta di vino l’annata è importantissima. Più un vino è vecchio, più sarà pregiato.
Denominazione: se sull’etichetta c’è scritto DOC, DOCG o DOP saprai di avere tra le mani un buon prodotto che proviene da filiera controllata.
Quindi, leggendo l’etichetta potrai capire informazioni molto utili sulla provenienza e la qualità del vino, che sapranno guidarti molto più del prezzo.
Rapporto qualità prezzo
Come abbiamo detto all’inizio, anche un vino economico da supermercato può essere un buon vino. Basta solo saperlo riconoscere.
Il prezzo non è indicativo di un vino qualitativamente più valido di altri, però spesso può esserci d’aiuto. Ci sono delle lavorazioni particolari dell’uva e un certo tipo di imbottigliamento che comportano un aumento del prezzo del vino.
Un piccolo suggerimento: meglio non scegliere una bottiglia che costi meno di 5 euro. Infatti, al di sotto di questa cifra difficilmente si tratterà di un buon vino prodotto seguendo degli standard minimi di qualità. Meglio optare per dei vini che costino almeno 6/7 euro.
Ora sai come muoverti la prossima volta che ti trovi davanti a uno scaffale di bottiglie di vino apparentemente anonime ma che, come hai visto, possono dare informazioni preziose rispetto al vino che custodiscono.