Jean Sebastienne Colau, il noto direttore del Corpo di Ballo del Teatro Massimo di Palermo, ha recentemente ricevuto il prestigioso premio GD Awards 2024 come miglior direttore italiano di compagnia di ballo. Questo riconoscimento celebra non solo il suo talento artistico, ma anche il suo impegno e la dedizione nella trasformazione della compagnia di ballo palermitana. Colau, ballerino francese classe 1977, ha iniziato la sua formazione all’Opera di Parigi e ha ottenuto il titolo di étoile in Germania e all’Opera Canadese.
L’evoluzione del corpo di ballo
Il suo arrivo a Palermo, voluto dal soprintendente Marco Betta, ha segnato un importante cambiamento per il corpo di ballo, che è passato da un gruppo di sette a ben ventitré ballerini stabili. Questa espansione ha permesso di aumentare non solo il numero di performance, ma anche la qualità delle produzioni. Colau ha instaurato un programma di prove rigoroso, con sessioni quotidiane dalle 10 alle 17, dimostrando che il lavoro costante è la chiave per il successo.
La stagione delle favole
Il frutto di questo impegno si è visto nella stagione dedicata alle favole, in particolare nel celebre balletto “Schiaccianoci”. Questa produzione ha messo in mostra il talento dei ballerini, rendendo omaggio alla cultura palermitana. I ballerini si sono esibiti travestiti da “cannoli”, mentre i tutù erano decorati con i colori vivaci di una cassata, creando un’atmosfera festosa e coinvolgente. Colau ha saputo mescolare tradizione e innovazione, rendendo la danza classica accessibile e attraente per il pubblico locale.
La visione di Colau per il futuro
In un’intervista, Colau ha condiviso il suo entusiasmo per la città e per il suo lavoro: “È stato un vero regalo di Natale. Ormai mi sento più palermitano che parigino”. La sua passione per la danza classica è evidente, e crede fermamente che la formazione nei classici consenta ai ballerini di sviluppare una base solida su cui costruire le loro carriere. Colau ha affermato che “saper fare i classici e ballare sulle punte consente la vera crescita dei ballerini”. In futuro, intende dedicarsi anche alla danza contemporanea, ma solo dopo aver consolidato le fondamenta classiche.
Colau è noto per la sua dedizione e il suo impegno. Rare sono le volte in cui si allontana dal suo posto di lavoro; durante l’estate, ha preso solo due settimane di ferie per sposarsi a Parigi. Il suo attaccamento alla compagnia e alla città di Palermo è palpabile. Attualmente, è già proiettato verso la prossima produzione, “Il lago dei cigni”, un altro classico del repertorio che promette di catturare l’immaginazione del pubblico.
La sua visione per il futuro del Corpo di Ballo è ambiziosa. Colau intende continuare a lavorare su produzioni che celebrino non solo la danza, ma anche il contesto culturale in cui si inseriscono. La sua capacità di amalgamare elementi locali con opere classiche di fama mondiale è una delle chiavi del suo successo. Questo approccio arricchisce l’esperienza degli spettatori e crea un legame più profondo tra i ballerini e il pubblico.
In un’epoca in cui la danza classica può sembrare distante dalle nuove generazioni, Colau sta riuscendo a riportarla al centro della scena culturale siciliana. La sua passione contagiosa e il suo impegno instancabile sono un esempio per tutti coloro che lavorano nel mondo della danza. La sua leadership sta già portando risultati tangibili, e i ballerini stanno rispondendo con entusiasmo e dedizione.
La notizia della sua premiazione ha suscitato grande entusiasmo tra i membri del Teatro Massimo e in tutta la comunità artistica italiana. Colau non è solo un direttore, ma un vero e proprio catalizzatore di cambiamenti, capace di ispirare e motivare i suoi ballerini a superare i propri limiti. Questo premio è il riconoscimento di un lavoro che va oltre il palcoscenico: è un tributo alla passione, alla cultura e alla bellezza della danza, che Colau continua a promuovere con ogni passo e ogni movimento.