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Cinque capolavori di kurosawa tornano sul grande schermo dal 13 gennaio

Akira Kurosawa è uno dei registi più influenti e rispettati nella storia del cinema. Le sue opere hanno lasciato un segno indelebile e continuano a ispirare cineasti in tutto il mondo. A partire dal 13 gennaio, cinque dei suoi capolavori, realizzati tra il 1949 e il 1962 in collaborazione con la casa di produzione Toho, saranno proiettati nelle sale cinematografiche italiane in versioni restaurate dalla Cineteca di Bologna. Questa rappresenta un’opportunità imperdibile per riscoprire il genio di Kurosawa attraverso pellicole che hanno segnato la storia del cinema giapponese e mondiale.

Cane randagio: un thriller poliziesco iconico

Il primo film proposto è Cane randagio (1949), un thriller poliziesco che presenta una trama avvincente e tesa, simile a Ladri di biciclette di Vittorio De Sica. Il protagonista è un giovane poliziotto che deve recuperare la sua pistola d’ordinanza, rubata da un criminale. Questo film segna l’inizio di un sodalizio leggendario tra Kurosawa e l’attore Toshiro Mifune, diventato il volto iconico di molti dei suoi film. Cane randagio non solo intrattiene, ma offre anche una riflessione profonda sulla giustizia e sulla moralità in una società in crisi.

Vivere: un viaggio interiore

Il secondo film, Vivere (1952), è considerato uno dei lavori più acclamati di Kurosawa e, per molti critici, il suo capolavoro assoluto. La trama racconta la storia di un funzionario governativo, interpretato da Takashi Shimura, che scopre di avere una malattia terminale. Questa rivelazione lo spinge a intraprendere un viaggio interiore alla ricerca di significato e scopo nella sua vita. Vivere affronta temi universali come la redenzione, la vita e la morte, invitando lo spettatore a riflettere sulla propria esistenza. Per la prima volta, questo film sarà proiettato in Italia, offrendo un’opportunità unica di apprezzare una delle opere più profonde della cinematografia giapponese.

I sette samurai: un’epica avventura

Un altro film iconico che sarà proiettato è I sette samurai (1954). Riconosciuto come uno dei film giapponesi più celebri in Occidente, racconta la storia di un gruppo di guerrieri che si uniscono per proteggere un villaggio da bande di ladri. Fino agli anni Ottanta, la versione distribuita all’estero era mutilata di un’ora, ma ora, per la prima volta, il pubblico italiano avrà l’opportunità di vedere il film nella sua interezza, con una durata di 207 minuti. Questo capolavoro non è solo un’epica avventura di samurai, ma anche un’ode alla resistenza morale e alla dignità umana. La sua influenza è stata profonda, ispirando registi come Federico Fellini, Sam Peckinpah e persino George Lucas.

La sfida del samurai e Sanjuro: la parodia della violenza

A seguire, La sfida del samurai (1961) e il suo sequel Sanjuro (1962) completano la rassegna. Questi due film sono considerati parodie della violenza e presentano un’interpretazione unica del genere del samurai. La sfida del samurai introduce il personaggio di Sanjuro, un ronin che si confronta con la corruzione e l’ingiustizia. Il sequel, Sanjuro, approfondisce il personaggio e i temi della violenza e della moralità in un contesto giapponese in trasformazione. Entrambe le opere hanno avuto un impatto significativo sul cinema occidentale, influenzando in particolare il lavoro di registi come Sergio Leone e Quentin Tarantino.

Il direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli, ha sottolineato l’importanza di questi film per la storia del cinema e per la cultura giapponese. Ogni pellicola non solo racconta una storia, ma offre anche una finestra sulla società giapponese del tempo, esplorando temi universali che risuonano ancora oggi. La rassegna di Kurosawa rappresenta un’opportunità unica per gli amanti del cinema e per coloro che desiderano avvicinarsi a uno dei più grandi cineasti di tutti i tempi.

Questa iniziativa celebra l’arte di Kurosawa, contribuendo a mantenere viva la memoria di un periodo fondamentale nella storia del cinema. Con il restauro di questi film, il pubblico potrà apprezzare non solo la maestria cinematografica di Kurosawa, ma anche la bellezza visiva delle sue opere, che continuano a emozionare e ispirare generazioni di cinefili. Dal 13 gennaio, le sale italiane si trasformeranno in templi del cinema, offrendo l’opportunità di rivivere capolavori che hanno segnato la storia della settima arte.

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