Nel 2024, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia si prepara a celebrare il centenario della nascita di Luigi Nono, uno dei compositori più influenti del Novecento. Nato a Venezia il 29 gennaio 1924, Nono è stato un innovatore musicale e un pensatore profondo, capace di unire la sua arte con le battaglie sociali e politiche del suo tempo. La celebrazione avrà luogo il 1° dicembre presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, un evento che promette di mettere in luce l’eredità di un artista che ha segnato un’epoca.
Un evento significativo
Questa iniziativa è frutto di una sinergia tra l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l’Archivio Luigi Nono, che custodisce una vasta gamma di materiali riguardanti la vita e l’opera del compositore. Il programma della giornata include la proiezione del film-documentario “Luigi Nono. Infiniti possibili”, realizzato dalla regista Manuela Pellarin e prodotto dalla Kublai Film. Questo documentario offre un’importante occasione per riflettere sull’unicità dell’artista, non solo dal punto di vista musicale, ma anche umano e sociale.
La proiezione del documentario
Il film avrà inizio alle 17.30 nella Sala Petrassi e si propone di avvicinare le nuove generazioni all’opera di Nono, un compositore che ha saputo esprimere attraverso la musica le tensioni e le speranze della società contemporanea. Attraverso un ricco repertorio di immagini fotografiche, video e registrazioni audio, il documentario fornisce uno spaccato della vita di Nono, mettendo in evidenza il suo profondo legame con la poesia e l’impegno politico. Le immagini e i suoni, raccolti nell’archivio di famiglia grazie alla disponibilità di Nuria Schönberg, moglie del compositore, raccontano una storia di passione e dedizione alla musica.
Un’eredità musicale duratura
Luigi Nono ha avuto un ruolo fondamentale nella Neo-avanguardia e nella Nuova musica, movimenti che hanno caratterizzato la seconda metà del ventesimo secolo. La sua opera si distingue per la ricerca di nuove sonorità e forme, sfidando le convenzioni e ampliando i confini della musica classica. Con una carriera che ha abbracciato oltre quattro decenni, Nono ha scritto:
- Opere per orchestra
- Musica da camera
- Opere teatrali
- Colonne sonore
Sempre con un occhio attento alla dimensione sociale della musica.
Subito dopo la proiezione del film, alle 19, il Quartetto Prometeo eseguirà “Fragmente-Stille, an Diotima”, una delle opere più celebri di Nono, composta nel 1980 su commissione del Festival di Bonn. Questo quartetto d’archi, basato su 52 frammenti di poesie di Friedrich Hölderlin, rappresenta un’esperienza musicale intensa e meditativa. Nono invita i musicisti a “cantare” le note internamente, creando quella che lui stesso definiva “l’armonia delicata della vita interiore”.
Un omaggio all’innovazione
La scelta di dedicare una giornata a Luigi Nono non è casuale. Il compositore veneziano è stato un avanguardista che ha saputo esprimere attraverso la sua musica le tensioni sociali del suo tempo, affrontando temi come la guerra, la giustizia sociale e l’identità culturale. La sua musica, spesso considerata difficile e complessa, nasconde in realtà una profonda umanità e una ricerca di connessione con l’ascoltatore.
La celebrazione del centenario di Nono rappresenta quindi non solo un omaggio a un grande artista, ma anche un invito a riflettere sull’importanza della musica come strumento di cambiamento e di dialogo. La sua eredità continua a vivere e a ispirare generazioni di musicisti e compositori, e iniziative come quella di Santa Cecilia sono fondamentali per mantenere viva la sua memoria. La serata promette di essere un momento di grande emozione e riflessione, un’opportunità per riscoprire la figura di Nono e il suo contributo inestimabile alla musica e alla società.