All’interno della Cattedrale si trovano numerose opere artistiche e religiose, soprattutto del periodo rinascimentale
La storia della Cattedrale di Palermo, riconosciuta da parte dell’Unesco come patrimonio dell’umanità, è molto antica e affascinante. Il nome completo di questo monumento, simbolo della capitale siciliana è: Cattedrale metropolitana primaziale della Santa Vergine Maria Assunta. La chiesa racchiude diversi stili, tra cui quello normanno che prevale su tutti, ma anche greco, romano, arabo, catalano e gotico, per via delle influenze delle molteplici popolazioni che si sono alternate in Sicilia. Il maestoso edificio fu costruito tra il XII e il XVIII secolo per volontà dell’arcivescovo Gualtiero Offamilio, in onore della Vergine Assunta in cielo.
La storia della Cattedrale di Palermo
“La Cattedrale di Palermo, dal 3 luglio del 2015, data della proclamazione a Bonn, fa parte dell’Itinerario arabo normanno che è stato inserito nella “WORLD HERITAGE LIST” dell’Unesco, quale patrimonio dell’umanità. Insieme alla Cattedrale di Palermo fanno parte dell’itinerario i Duomi di Monreale e Cefalù ed in Palermo la Cappella Palatina, il Palazzo Reale, la Chiesa di S. Giovanni degli Eremiti, la Chiesa della Martorana, la Chiesa di S. Cataldo ed il Ponte Ammiraglio“, si legge nel sito della Cattedrale di Palermo. Il monumento fu costruito su un sito che in precedenza ospitava una moschea araba e una chiesa cristiana e poi fu riconvertita in edificio di culto dopo l’insediamento dei Normanni nel 1072, diventando un simbolo del potere cristiano per la regione. Nel 1260 fu completata la costruzione della sagrestia.
Nel corso degli anni ha subito numerosi interventi e modifiche, anche a causa di incendi e terremoti, ma è stata sempre restaurata e conservata e nel corso dei secoli sono stati integrati diversi stili architettonici. Oggi è un simbolo importantissimo della storia e della cultura della Sicilia. All’interno della Cattedrale si trovano numerose opere artistiche e religiose, soprattutto del periodo rinascimentale. È possibile visitare i monumenti funerari e la cappella Palatina, un vero gioiello artistico dell’architettura normanna, oltre ai sepolcri dei monarchi siciliani.
La cupola
“La Cattedrale che oggi ammiriamo è il risultato dei grandi lavori di restauro, eseguiti secondo il progetto di Ferdinando Fuga e protrattisi dal 1781 al 1801 del Tempio costruito nel XII sec. per volere dell’Arcivescovo normanno Gualtiero Offamilio“, riporta il sito ufficiale. Lo sviluppo in pianta è a croce latina e all’interno della Cattedrale è presente lo stile neoclassico.
Uno dei suoi elementi più noti è la cupola, costruita in stile barocco nel XVIII secolo, durante il periodo in cui la Sicilia era sotto il dominio spagnolo. “Essa è scomponibile in tre parti. La prima è costituita dal tamburo in cui si aprono ampie finestre rettangolari separate l’una dall’altra da pilastri incisi sui conci, la cui linea continua nella parte superiore nei costoloni che reggono la calotta. La chiave di chiusura del complesso sistema è data dalla lanterna sfinestrata, su cui campeggia la grande Croce in ferro. La cupola, pur nella sua intrinseca bellezza, rompe l’equilibrio stilistico e volumetrico dell’intero complesso“, si legge nel sito. La navata centrale è affiancata dalle navate laterali divise da un sistema di pilastri e lungo le quali sono dislocate le cappelle. La sua storia e le sue molteplici influenze la rendono una delle più affascinante chiese d’Italia.