La costruzione della Cattedrale di Cefalù è legata a varie leggende, ma ciò che lascia stupiti è la sua architettura arabo normanna. Scopriamola insieme
Tappa imperdibile per chiunque visiti la cittadina di Cefalù, in provincia di Palermo, non si può perdere la visita al Duomo o Cattedrale di Cefalù (detta anche Basilica della Trasfigurazione) che, con i suoi imponenti campanili è un inno alla bellezza che resiste nel tempo e che conserva con cura le tracce dell’influenza arabo-normanna sull’isola.
Dichiarata Patrimonio dell’Unesco nel 2015, la Cattedrale di Cefalù è considerata uno dei più grandi tesori della Sicilia che trasuda storia e leggenda nel cuore del centro storico della città, innalzandosi in tutta la sua grandezza contro la Rocca di Cefalù che si staglia alle sue spalle.
La Cattedrale di Cefalù è caratterizzata dallo stile romanico normanno, rendendola la più bella testimonianza di quel tempo, visibile non solo all’esterno nelle sue due possenti torri laterali arabeggianti, ma soprattutto all’interno.
Superata la breve scalinata che separa la piazza dal Duomo di Cefalù e lo spettacolare sagrato a terrazzo, un portico del Quattrocento composto da tre archi con volte a crociera fa da apripista alla facciata, anticipata dalla Porta Regum e da un portale marmoreo finemente decorato.
L’interno della Cattedrale di Cefalù è a croce latina ed è diviso in tre navate sorrette da colonne in granito imponenti. Ma è l’abside centrale il punto in cui arte e storia si mescolano: questa infatti è rivestita da preziosi mosaici bizantini, che si estendono per circa 600 mq, eseguiti per mano di maestri di Costantinopoli e realizzati tra il 1148 e il 1166.
Quella del Cristo Pantocratore è la figura dominante, che si staglia solenne nel catino dell’abside, seguita dalla Madonna in preghiera affiancata dai quattro arcangeli.
Tutto intorno, un tripudio di santi, apostoli, simbologie religiose ed elementi vegetali stilizzati affollano l’abside centrale, il presbiterio e la volta del coro della Cattedrale di Cefalù. Rilevante è anche il chiostro a pianta rettangolare risalente al XII secolo, riportato alla luce soltanto di recente dopo un attento restauro.
Della struttura originale se ne conserva solo una piccola parte, in cui sono visibili un ciclo di capitelli riccamente decorati sormontati da colonnine binate risalenti al periodo medievale.
Oltre alla bellezza della sua architettura, particolare e caratteristica è la storia che si cela dietro l’edificazione della Cattedrale di Cefalù.
Secondo la leggenda pare che la chiesa sia frutto di un voto sacro e solenne, realizzata dal Re Ruggero II d’Altavilla come simbolo di riconoscenza nei confronti del Santissimo Salvatore, dopo essere scampato alla morte durante un naufragio.
Mentre si trovava in preda alla tempesta scoppiata nel corso del suo viaggio da Salerno a Palermo, infatti, il re fece voto al Signore promettendo la costruzione di un tempio in suo onore se egli avesse aiutato lui e il suo equipaggio a raggiungere la terraferma sani e salvi.
Concessa questa grazia, Ruggero II ordinò la costruzione della Cattedrale non appena approdò a Cefalù, nel punto in cui oggi sorge il simbolo della città.
La prima pietra fu posata il 7 giugno 1131, giorno della Pentecoste, con una cerimonia solenne a cui parteciparono la diocesi di Cefalù e la nobiltà siciliana.
In realtà, analizzando i documenti storici, non c’è alcuna traccia di questa promessa e le motivazioni che spinsero il re a ordinare l’edificazione della Cattedrale sono sicuramente meno romantiche ed evocative.
Esistono infatti alcuni diplomi in mano alla chiesa in cui si afferma che Ruggero II costruì la Cattedrale in memoria del padre Ruggero primo re di Sicilia, della madre regina Adelasia, come segno di redenzione del suoi peccati e come luogo di conforto per i viandanti e i poveri.
Nel corso degli anni la struttura originale fu modificata diverse volte e ricostruita in seguito ai bombardamenti: la prima versione infatti prevedeva anche un mausoleo e due sarcofagi pensati per accogliere la spoglie del Re e quelle di sua moglie, poi però rimossi e utilizzati da Federico II.
Al suo interno, resistono invece immutati in tutto il loro splendore i preziosi mosaici bizantini citati precedentemente, realizzati dai maestri di Costantinopoli nel 1145, la fonte battesimale ricavato da un blocco di pietra lumachella, una Madonna di Domenico Gagini (XVI sec.) e un Crocifisso ligneo intagliato (1468).
Come raggiungere la Cattedrale di Cefalù: orari e prezzi per visitare il Duomo
Situato nel cuore della cittadina siciliana, la Cattedrale di Cefalù si raggiunge tramite una breve passeggiata a piedi partendo dalla spiaggia del Porto Vecchio, passando attraverso la celebre Porta Marina.
La piazza della Cattedrale è infatti accessibile dal corso principale, Corso Ruggero, e rappresenta il punto d’incontro ideale per una sosta rinfrescante in uno dei tanti caffè che la circondano e dai cui tavolini è possibile godere di una vista privilegiata della Cattedrale.
Quest’ultima è visitabile tutti i giorni nei seguenti orari: dalle 8.30 alle 13 e dalle 15 alle 19 e il suo accesso al Duomo è libero, mentre se si vogliono visitare le torri, il chiostro o l’area museale è necessario acquistare un biglietto scegliendo uno degli itinerari proposti sul sito ufficiale del Duomo di Cefalù.
Sono disponibili l’itinerario rosso con visita completa (comprendente la visita alle Torri e ai Tetti lato sud della Cattedrale, l’affaccio sotto i Mosaici*, la Sacrestia, l’Area Museale contenente il Tesoro della Cattedrale, il Salone Sansoni, la Cappella Vescovile ed il Chiostro Canonicale) dal costo di 10 Euro per persona, ridotto 7 Euro per persona; itinerario blu (comprendente la visita alle Torri, ai Tetti lato sud della Cattedrale e l’affaccio sotto i Mosaici) 7 Euro per persona, 5 Euro per persona per il ridotto; l’itinerario verde (comprendente la visita alla Sacrestia, l’Area Museale contenente il Tesoro della Cattedrale, il Salone Sansoni, la Cappella Vescovile ed il Chiostro Canonicale) di 6 Euro cadauno e 4 Euro cadauno in forma ridotta.
I prezzi dei biglietti variano in base al percorso che si sceglie e sono previste delle scontistiche per gruppi scolastici e soggetti aventi diritto alla riduzione (over 65, forze dell’ordine, studenti e insegnanti, disabili), mentre i bambini sotto i 5 anni entrano sempre gratis.
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