Ci sono ottime notizie per chi cerca un lavoro e un’opportunità mai sperimentata prima, e a inventarla una Regione in particolare.
I giovani oggi hanno molti problemi a trovare un lavoro, e più che altro a stabilizzarsi economicamente. Ecco che almeno a livello locale qualcosa si muove.
Ad aprire una interessante sperimentazione è la Provincia Autonoma di Trento, e più precisamente il Comune di Scurelle in Valsugana. Le opportunità sono riservate appunto ai giovani, dai 18 ai 35 anni.
Il Trentino lancia il modello di “Coabitazione attiva”. Un progetto che nasce, com’è intuibile, dal voler combattere le problematiche dei giovani che non trovano lavoro, e che non riescono a formare una famiglia indipendente da quella di origine.
I dati sono molto preoccupanti: quasi la metà dei giovani che hanno tra i 25 e i 35 anni vive ancora con i genitori, e più di 1 milione e mezzo di ragazzi non studia, non frequenta corsi di formazione e non cerca lavoro.
Il comune di Scurelle in Valsugana ha allora inventato un progetto davvero interessante: 8 giovani tra i 18 e i 35 anni potranno andare a vivere in una grandissima casa di 270 metri quadrati, insieme, per due anni, pagando una cifra irrisoria di affitto (circa 100 euro). Durante questo periodo di tempo seguiranno un percorso di orientamento professionale – coordinato dall’Agenzia del Lavoro – e saranno parte della comunità attraverso esperienze di volontariato attivo.
Interessante la struttura della casa: come spiegano la direttrice e il presidente dell’Azienda pubblica di servizi alla persona di Borgo Valsugana, rispettivamente Annagloria Corradini e Emanuele Deanesi, “All’interno, sette stanze (sei singole e una doppia, per un totale di otto posti letto) con bagni privati e alcuni spazi condivisi, tutto completamente ristrutturato a spese dell’Apsp, che ha deciso di metterlo a disposizione per questo progetto”.
Tra gli obiettivi, oltre a quello di aiutare i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro, anche quello di ripopolare i territori montani, che negli anni hanno visto sempre più abbandono. Il progetto dunque, vuole anche dare nuova linfa vitale al territorio, metterlo in visibilità anche dal punto di vista turistico, e utilizzare parte degli immobili che sono vuoti.
Un’opportunità dunque per vivere quantomeno un’esperienza reale e diversa dal solito, per imparare o godersi l’indipendenza, cose che i giovani purtroppo riescono a ottenere sempre di meno a causa di una società strutturata male, loro nemica. Chi volesse partecipare al progetto, potrà presentare la domanda entro il 28 febbraio, all’Azienda pubblica di servizi alla persona di Borgo Valsugana.
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