Il lungomare Cristoforo Colombo di Carini, una delle località più affascinanti della costa siciliana, è nuovamente al centro delle operazioni di demolizione di immobili abusivi. Recentemente, le ruspe hanno iniziato a lavorare al civico 933, dove si trovava una villetta di due piani, precedentemente utilizzata come civile abitazione. Questo intervento rappresenta un tassello di un più ampio progetto di riqualificazione del litorale, volto a restituire alla comunità spazi vitali e accesso diretto al mare, eliminando le costruzioni illegali che deturpano il paesaggio costiero.
Un intervento necessario per la salvaguardia del territorio
L’area in cui si sta intervenendo è classificata come “zona di inedificabilità assoluta”. Ciò significa che, per legge, non è consentita la costruzione di nessun tipo di edificio, sia per motivazioni ambientali che per la protezione del patrimonio paesaggistico. La demolizione delle ville abusive non è solo una questione di rispetto delle normative urbanistiche, ma rappresenta anche un passo verso la salvaguardia del territorio e la conservazione della bellezza naturale della costa siciliana.
Il progetto di demolizione coinvolge in totale cinque immobili abusivi. Ecco un elenco delle operazioni previste:
- Abbattimento della prima villetta al civico 933.
- Demolizione di un edificio adiacente, anch’esso di due piani, abitato fino a dicembre 2024.
- Rimozione di un edificio situato lungo il lungomare Cristoforo Colombo.
- Demolizione di due edifici collocati sopra l’autostrada, lungo la via Amerigo Vespucci.
Questi interventi fanno parte di un’azione più ampia del Comune di Carini per contrastare l’abusivismo edilizio e ripristinare l’integrità del paesaggio.
Finanziamenti e gestione dei lavori
Il finanziamento per queste operazioni proviene in parte dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha assegnato al Comune di Carini 100 mila euro, corrispondenti al 50% dell’importo totale stimato per l’intervento, fissato a 200 mila euro. La restante parte del finanziamento è stata coperta da fondi comunali, dimostrando un forte impegno locale nel contrastare l’abusivismo. Questo tipo di intervento non è solo una questione di legalità, ma anche di giustizia sociale, poiché mira a restituire alla collettività l’uso di aree che dovrebbero essere accessibili a tutti.
I lavori di demolizione sono gestiti dalla Lutiviem srl, un’impresa di San Filippo del Mela, che ha vinto la gara d’appalto con un ribasso d’asta del 28,35% su una base di 117 mila euro. La scelta di una ditta locale non solo supporta l’economia del territorio, ma assicura anche un maggiore controllo e responsabilità nei lavori, contribuendo a un processo di riqualificazione che beneficia direttamente la comunità.
Verso un futuro sostenibile
La questione dell’abusivismo edilizio in Sicilia è un tema di grande rilevanza, con iniziative volte a contrastare questa problematica che si susseguono nel tempo. Nonostante gli sforzi delle istituzioni, il fenomeno continua a manifestarsi, spesso alimentato da una domanda di case nelle zone costiere che supera l’offerta legale. Tuttavia, iniziative come quella in corso a Carini rappresentano un segnale forte di cambiamento, in cui il rispetto per l’ambiente e la legalità si uniscono per creare un futuro migliore.
Le demolizioni non sono semplicemente un atto punitivo, ma anche un’opportunità per riqualificare il territorio. Restituire alla comunità le aree costiere significa garantire spazi per il tempo libero, la socializzazione e la valorizzazione del patrimonio naturale. Con il mare a pochi passi, Carini ha l’opportunità di diventare un esempio di sviluppo sostenibile, dove il rispetto delle leggi e dell’ambiente va di pari passo con il progresso economico e sociale.
In un contesto attuale, caratterizzato da una crescente sensibilità verso la sostenibilità e la tutela ambientale, queste operazioni di demolizione possono contribuire a una maggiore consapevolezza tra i cittadini riguardo all’importanza di vivere in armonia con il territorio. La lotta contro l’abusivismo edilizio rappresenta un passo fondamentale per garantire un futuro migliore e più giusto per tutti, un obiettivo che richiede la collaborazione tra istituzioni, cittadini e associazioni impegnate nella salvaguardia del patrimonio ambientale.
Il processo di demolizione delle ville abusive a Carini è quindi solo l’inizio di un percorso che mira a costruire una nuova coscienza collettiva, capace di valorizzare il nostro patrimonio naturale e culturale, restituendo a tutti la bellezza dei luoghi che ci circondano.