Cancro al seno, riconoscere questi sintomi è fondamentale: se preso in tempo puoi salvarti

Tumore alla mammella: i casi aumentano ogni anno a vista d’occhio, importantissimo ascoltare questi sintomi per prenderlo in tempo.

Il cancro al seno è diventata la prima causa di morte degli ultimi anni per le donne. A spaventare sono i dati sulle donne più giovani: sempre più ragazze vengono colpite da questa patologia, e nella maggior parte dei casi in modo silente, accorgendosene troppo tardi e non riuscendo a trovare una cura. Il problema del tumore al seno sta nel fatto che a meno che non si facciano controlli, diventa difficile rendersi conto di averlo perché nei primi stadi non dà particolari fastidi nella maggior parte dei casi.

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Quando ci si accorge di essere malate potrebbe essere troppo tardi perché avrà avuto tutto il tempo per svilupparsi. Si parla infatti di una moltiplicazione incontrollata di alcune cellule della ghiandola mammaria che si trasformano in cellule maligne e pian piano si distaccano da quelle circostanti, spostandosi con il tempo anche a organi più lontani.

Nella maggior parte dei casi l’origine sono le cellule ghiandolari o da quelle che formano la parete dei dotti, quindi parliamo della zona esterna al seno, quella più vicina alle ascelle. Secondo i dati riportati nel report I numeri del cancro in Italia 2020 a cura tra gli altri dell’Associazione italiana registri tumori (AIRTUM) e l’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM), il tumore della mammella resta la neoplasia più frequente in Italia, con 54.976 nuove diagnosi in un anno.

I fattori da prendere in considerazione per la diagnosi del tumore al seno

Tra i fattori da tenere in considerazione, in primis la familiarità. Si tratta di un tumore anche ereditario ed è per questo che nel caso in cui si sono avuti altri casi in famiglia è bene controllarsi fin da giovani con cadenza annuale. Purtroppo per questo genere di malattia, l’unica ‘soluzione’ è il controllo. Più spesso viene fatto e meglio è.

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Un tempo veniva consigliato alle donne che avevano superato i 50 anni, ad oggi, purtroppo, viene consigliato già in giovane età. Se a 30 anni si scopre di avere delle cisti dolorose, ad esempio, è importante farsi controllare con cadenze annuali: in questi casi si tratta di piccole palline con all’interno del liquido, totalmente benigne, ma che vanno tenute sotto controllo per evitare che possano trasformarsi in altro. In generale, poi, dai 40 anni in poi, l’ecografia mammaria diventa sempre più importante.

Quando è giusto recarsi dal medico

Gli ormoni hanno un ruolo di primo piano nel determinare il rischio di ammalarsi di tumore del seno, anche l’assenza di gravidanze aumenta la percentuale di probabilità, i contraccettivi orali e le terapie ormonali usate in menopausa. Anche sovrappeso e obesità hanno un ruolo di primo piano.

Eventuali noduli palpabili o addirittura visibili sono invece in genere segni di una forma tumorale già avanzata, e per questo, la palpazione è fondamentale, ogni volta che si fa la doccia, ma nel caso si senta qualcosa non per forza sarà un carcinoma, sarà però importante farsi controllare senza sé e senza ma, perché si tratta di forme tumorali che corrono veloci.

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