Categories: Spettacolo e Cultura

Brizzi esplora l’utero in affitto con ‘dove osano le cicogne’

Il cinema italiano ha una lunga tradizione di affrontare tematiche sociali complesse con ironia e leggerezza. Fausto Brizzi, regista e sceneggiatore noto per la sua abilità di mescolare comicità e messaggi profondi, torna sul grande schermo con “Dove osano le cicogne”. Questa commedia si propone di esplorare il tema dell’utero in affitto in modo originale e frizzante. Il film sarà nelle sale dal 1° gennaio 2025, con un’anteprima prevista per il 31 dicembre 2024, promettendo non solo risate, ma anche spunti di riflessione.

Trama e personaggi principali

La trama ruota attorno alla coppia protagonista, Angelo, interpretato da Angelo Pintus, e Marta, una psichiatra interpretata da Marta Zoboli. I due affrontano una delle sfide più comuni e delicate: la difficoltà di avere figli. In questo contesto, l’amico di Angelo, Andrea (interpretato da Andrea Perroni), un infermiere romano trapiantato a Milano, propone una soluzione audace e controversa: l’utero in affitto praticato in Spagna. Qui entra in scena Luce, interpretata da Beatrice Arnera, una giovane donna che si offre di portare avanti la gravidanza, ma che si rivela essere una presenza ingombrante e capricciosa nella vita della coppia.

Un mix di comicità e riflessione

Uno degli elementi che rende il film particolarmente interessante è l’abilità di Brizzi di intrecciare situazioni comiche con riflessioni più profonde. Come sottolinea il regista, “Quello dell’utero in affitto è un tema importante. L’obiettivo certo resta sempre quello di scatenare risate, ma se poi qualcuno si mette anche a riflettere, tanto meglio”. Questo approccio è tipico della tradizione della commedia all’italiana, che ha sempre cercato di affrontare questioni sociali con un sorriso.

Un cast di talento

Il cast del film è un’altra delle sue forze. Oltre ai protagonisti, la pellicola vanta la presenza di attori del calibro di Antonio Catania, che interpreta il preside della scuola elementare, un personaggio rigido e tradizionalista. Al suo fianco, Tullio Solenghi interpreta il suocero di Angelo, un ex carabiniere che rappresenta la legge e l’ordine, portando ulteriore tensione comica alla situazione. La loro interazione con Luce e la coppia protagonista genera situazioni esilaranti, ma anche momenti di autentica vulnerabilità.

Stimolare una discussione

Un aspetto che colpisce è la scelta di Brizzi di non limitarsi a una narrazione superficiale. La commedia non è solo un pretesto per far ridere; si propone di stimolare una discussione su un argomento che è ancora tabù in molte culture, compresa la nostra. L’utero in affitto solleva interrogativi etici, morali e legali, e Brizzi invita lo spettatore a riflettere su questi aspetti, utilizzando il linguaggio del cinema per affrontare questioni di grande attualità.

Angelo Pintus, noto per il suo stile comico, afferma: “Di che parliamo? Solo un comico può raccontare cose serie”. Questa dichiarazione riassume perfettamente l’essenza del film, che cerca di affrontare un argomento serio con un approccio leggero, ma non superficiale.

La produzione di “Dove osano le cicogne” è affidata a Attilio De Razza e Nicola Picone per Tramp Limited, in collaborazione con PiperFilm e Netflix. La distribuzione è curata da PiperFilm, un marchio che ha sempre puntato su progetti innovativi. La presenza di Netflix nel progetto dimostra quanto il tema sia attuale e quanto il pubblico sia pronto a confrontarsi con questi argomenti.

In conclusione, la commedia italiana ha sempre avuto la capacità di riflettere le dinamiche sociali del nostro tempo, e “Dove osano le cicogne” si inserisce perfettamente in questa tradizione. Con la sua miscela di comicità e riflessione, il film di Brizzi promette di essere una delle pellicole più attese del 2025, capace di intrattenere e spingere il pubblico a interrogarsi su questioni complesse e attuali. Il cinema si conferma ancora una volta come un potente strumento di dialogo e comprensione.

Saverio De Luca

Da sempre appassionato di arte e architettura italiana, e voglio portarvi con me attraverso le bellezze nascoste e i tesori conosciuti del nostro paese. Fin da quando ero bambino, sono stato affascinato dai colori, dalle forme e dalle storie che l'arte e l'architettura raccontano. Ho deciso di trasformare questa passione in una carriera, e ora sono qui per condividere con voi il mio viaggio. La mia formazione accademica inizia con una laurea in Storia dell'Arte presso l'Università di Firenze, una città che rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto. È qui che ho sviluppato un occhio critico e una sensibilità particolare nei confronti delle opere d'arte e delle architetture che ci circondano. Ho poi proseguito i miei studi con un master in Architettura e Restauro, che mi ha portato a lavorare su progetti emozionanti di recupero e conservazione. Nel corso degli anni, ho scritto per diverse riviste d'arte e cultura, ma ciò che amo di più è raccontare le storie dietro le opere, dal Rinascimento alle avanguardie moderne, dai capolavori noti alle gemme nascoste. Spero di offrire a tutti voi una visione ricca e appassionata di come questi elementi si intrecciano nella nostra vita quotidiana. Oltre alla scrittura, amo viaggiare per l'Italia, esplorando città storiche, piccoli borghi e magnifici paesaggi per scoprire da vicino le meraviglie dell'architettura e dell'arte che il nostro paese ha da offrire. Sono sempre alla ricerca di mostre interessanti, atelier di artisti e laboratori di artigiani, luoghi in cui la creatività prende forma. Il mio obiettivo è farvi apprezzare la bellezza dell'arte e dell'architettura italiana in tutte le sue sfumature, condividendo con voi non solo le mie conoscenze, ma anche la passione e l'emozione che mi guidano ogni giorno..

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