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Boom delle produzioni audiovisive per il web: un incremento del 162%

Negli ultimi anni, l’industria cinematografica e audiovisiva italiana ha registrato una crescita significativa, in particolare nel settore delle produzioni destinate al web. Secondo il report “Industria cinematografica e attrattività artistica in Italia”, curato da esperti del settore come Francesco Baldi, Massimiliano Parco e Valerio Mancini, il numero di opere audiovisive italiane prodotte per il web è aumentato del 162,5% dal 2020 al 2023, segnando un cambiamento notevole nel panorama della produzione audiovisiva.

Crescita delle produzioni audiovisive

Attualmente, l’industria cinematografica italiana conta 10.968 imprese attive, rappresentando circa lo 0,2% del totale delle imprese nel Paese e generando un valore aggiunto di 6,59 miliardi di euro. Nonostante l’aumento nel numero di imprese e nella loro produttività, il valore aggiunto ha mostrato una leggera flessione nel 2022, evidenziando le sfide che il settore deve affrontare per adattarsi a un mercato in continua evoluzione.

Le produzioni audiovisive si concentrano prevalentemente in alcune città italiane:

  1. Roma – 23,3% delle imprese
  2. Milano – 16,6%
  3. Torino – 3,4%
  4. Napoli – 3,3%

Queste città non solo ospitano una parte significativa delle attività produttive, ma offrono anche opportunità di lavoro a oltre 60.000 persone, rendendo il settore un importante motore di occupazione nel Paese.

Microimprese in crescita

Un aspetto interessante emerso dal report è la crescita delle microimprese, aumentate del 29,4% nel decennio 2012-2022. Queste piccole realtà, che impiegano da 0 a 9 addetti, costituiscono ora il 94,5% delle imprese del settore. Al contrario, le imprese di piccole dimensioni (10-49 addetti) hanno visto una contrazione del 19,6%. Questo cambiamento suggerisce una crescente specializzazione e diversificazione delle produzioni, con un numero crescente di piccole aziende che si dedicano a creare contenuti per il web e per piattaforme digitali.

Sfide e opportunità nel settore

Nonostante le difficoltà legate alla digitalizzazione e ai cambiamenti nei modelli di consumo dei contenuti, il numero di film prodotti per il cinema in Italia è aumentato, passando da 166 nel 2012 a 402 nel 2023, con un incremento del 142%. Tuttavia, l’aumento della produzione non ha portato a un aumento proporzionale dei ricavi, indicando una possibile crisi di monetizzazione nel settore.

Nel contesto delle produzioni per il web, i dati mostrano un incremento notevole tra il 2020 e il 2023:

  • 104 opere per la TV (+128%)
  • 39 opere per il web (+162,5%)

La quota di prodotti audiovisivi italiani distribuiti su piattaforme web è passata dal 9,5% nel 2015 al 34% nel 2023, evidenziando la crescente importanza di queste piattaforme nel panorama mediatico italiano.

Tuttavia, il settore deve affrontare diverse sfide. Nonostante un aumento del 58,6% delle presenze nelle sale cinematografiche nel 2023 rispetto all’anno precedente, questo non basta a compensare il calo subito durante la pandemia. Inoltre, la produttività del settore ha mostrato una tendenza al ribasso negli ultimi dieci anni.

Il valore aggiunto del settore è diminuito del 24,4% dal 2012 al 2020, con una diminuzione media annua del 3,4%. Nel 2022, il settore ha registrato un valore aggiunto di 6,59 miliardi di euro, in calo dello 0,8% rispetto all’anno precedente. Questi dati sollevano interrogativi sulla sostenibilità della crescita attuale e sulla necessità di nuovi investimenti per rafforzare il settore.

Francesco Baldi sottolinea che, per affrontare queste sfide, l’industria deve investire in esperienze cinematografiche distintive che possano competere con le piattaforme digitali. Trovare un equilibrio tra tradizione e innovazione sarà cruciale per il futuro dell’industria cinematografica italiana. Con l’aumento delle produzioni audiovisive destinate al web, il settore ha l’opportunità di reinventarsi e attrarre nuovi pubblici, ma sarà fondamentale affrontare le problematiche legate alla monetizzazione e alla distribuzione per garantire una crescita sostenibile nel lungo termine.

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