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Bonolis rifiuta sanremo: le sue motivazioni sorprendono tutti

Paolo Bonolis, uno dei volti più noti della televisione italiana, ha recentemente rilasciato un’intervista a “Un Giorno da Pecora” su Rai Radio1, dove ha parlato della sua carriera, delle sue scelte professionali e di tematiche più ampie come la politica e il calcio. Un argomento che ha suscitato molto interesse è stato il Festival di Sanremo, evento musicale di grande rilevanza in Italia, per il quale Bonolis è stato contattato, ma ha deciso di declinare l’offerta.

Durante l’intervista, Bonolis ha risposto con il suo tipico umorismo quando gli è stata chiesta la ragione del suo rifiuto. “Sì, me l’hanno chiesto, certo. Ma ho detto che avevo gente a casa”, ha scherzato con i conduttori Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, aggiungendo che in realtà aveva altre priorità. La sua risposta è stata accompagnata da un tono ironico, che ha fatto sorridere i presenti. Bonolis ha continuato a raccontare un aneddoto divertente, descrivendo come un dirigente Rai sia arrivato a casa sua come se fosse un pacco DHL. Questo modo di raccontare rende chiaro che, nonostante l’apprezzamento per la proposta, Bonolis ha scelto di mantenere la sua attuale vita e routine.

Il rifiuto a Sanremo e la competizione con Amadeus

Giorgio Lauro ha sollevato poi una questione interessante: non è che Bonolis avesse paura di confrontarsi con i record di ascolto di Amadeus, che ha raggiunto un impressionante 72% di share? Bonolis ha prontamente negato, facendo eco a un’affermazione di Carlo Conti: “Non è una gara. Io non finirò mai alle 3 di notte”. Con queste parole, Bonolis ha voluto sottolineare che il suo rifiuto non è legato a una competizione di ascolti, ma piuttosto a scelte personali e professionali.

Il rapporto con la Rai e la politica

In merito al suo rapporto con la Rai, Bonolis ha chiarito che ci sono altri modi per rimanere in contatto con l’emittente pubblica, e lui stesso è attualmente a suo agio nella sua attuale posizione in Mediaset. “Sto bene dove sto. Sto bene a Mediaset, sono stato bene in Rai, sto bene a casa, sto bene qui con voi: io ho la sindrome del soprammobile. Dove mi metti sto”, ha detto, esprimendo una certa indifferenza riguardo alla sua collocazione lavorativa, che sembra essere più una questione di opportunità che di fedeltà a un marchio.

Un altro tema toccato durante l’intervista è stato quello politico. Bonolis ha condiviso il suo percorso di voto, iniziando con la sinistra, passando per il Partito Democratico, per poi arrivare a una fase di disincanto. “Ora non mi interesso più tanto [alla politica]: non posso partecipare a una festa che non mi piace”, ha affermato. Questa dichiarazione riflette un sentimento condiviso da molti cittadini italiani, che possono sentirsi lontani dalla politica e dai suoi protagonisti. Bonolis ha detto di preferire “essere un ligio cittadino che rispetta il governo eletto da altri”, ponendo l’accento sull’importanza del rispetto della democrazia, anche quando non si è d’accordo con le scelte fatte.

Passione per il calcio e aneddoti

La conversazione è poi passata al calcio, un altro argomento caro a Bonolis. Ha raccontato un episodio risalente ai primi anni 2000, quando consigliò all’allora presidente dell’Inter, Massimo Moratti, di acquistare un giovane talento brasiliano: Adriano. “Ero in Ecuador e, nello stesso periodo, sulla costa si teneva il campionato del mondo under 19. Andai per vedere qualche partita e tornato a Milano lo consigliai a Moratti che poi lo fece seguire e lo acquistò”, ha spiegato entusiasta. Questo aneddoto mette in luce non solo la sua passione per il calcio, ma anche il suo occhio attento per i talenti emergenti, un aspetto che potrebbe sorprendere chi conosce Bonolis principalmente come presentatore televisivo.

L’intervista si è rivelata una finestra interessante sulla vita e la personalità di Bonolis, un uomo che, nonostante il suo successo, mantiene un approccio umile e divertente verso la vita e il lavoro. La sua capacità di affrontare argomenti importanti con leggerezza e ironia è uno dei motivi per cui è così amato dal pubblico italiano. La sua presenza nel panorama mediatico rimane significativa, e anche se ha deciso di non tornare a Sanremo, il suo spirito vivace e la sua sagacia continueranno a intrattenere gli spettatori in altri contesti.

Saverio De Luca

Da sempre appassionato di arte e architettura italiana, e voglio portarvi con me attraverso le bellezze nascoste e i tesori conosciuti del nostro paese. Fin da quando ero bambino, sono stato affascinato dai colori, dalle forme e dalle storie che l'arte e l'architettura raccontano. Ho deciso di trasformare questa passione in una carriera, e ora sono qui per condividere con voi il mio viaggio. La mia formazione accademica inizia con una laurea in Storia dell'Arte presso l'Università di Firenze, una città che rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto. È qui che ho sviluppato un occhio critico e una sensibilità particolare nei confronti delle opere d'arte e delle architetture che ci circondano. Ho poi proseguito i miei studi con un master in Architettura e Restauro, che mi ha portato a lavorare su progetti emozionanti di recupero e conservazione. Nel corso degli anni, ho scritto per diverse riviste d'arte e cultura, ma ciò che amo di più è raccontare le storie dietro le opere, dal Rinascimento alle avanguardie moderne, dai capolavori noti alle gemme nascoste. Spero di offrire a tutti voi una visione ricca e appassionata di come questi elementi si intrecciano nella nostra vita quotidiana. Oltre alla scrittura, amo viaggiare per l'Italia, esplorando città storiche, piccoli borghi e magnifici paesaggi per scoprire da vicino le meraviglie dell'architettura e dell'arte che il nostro paese ha da offrire. Sono sempre alla ricerca di mostre interessanti, atelier di artisti e laboratori di artigiani, luoghi in cui la creatività prende forma. Il mio obiettivo è farvi apprezzare la bellezza dell'arte e dell'architettura italiana in tutte le sue sfumature, condividendo con voi non solo le mie conoscenze, ma anche la passione e l'emozione che mi guidano ogni giorno..

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