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Bartoletti svela i segreti di un sanremo leggendario

Marino Bartoletti, noto giornalista e scrittore, ci offre un’opera che unisce il fascino della narrazione alla celebrazione della musica italiana. Nel suo libro “Festival degli dei”, pubblicato da Gallucci, Bartoletti ci trasporta in un mondo in cui i grandi della musica, ormai scomparsi, si riuniscono in un festival paradisiaco. Questo viaggio nell’aldilà non è solo un omaggio ai leggendari artisti italiani, ma anche una profonda riflessione sul potere duraturo della musica e sul suo impatto nella vita delle persone.

Un viaggio tra leggende musicali

Il libro si inserisce in una fortunata serie di racconti che mescolano elementi di fiaba e cronaca. Già in opere precedenti, come “Cena degli dei”, Bartoletti ha dimostrato una straordinaria capacità di dare vita a personaggi iconici. Qui, la sua immaginazione si espande per includere un festival musicale che potrebbe rimanere impresso nella memoria collettiva. Artisti come Domenico Modugno, Mia Martini, Toto Cutugno, e Enzo Jannacci rivivono in un contesto dove la musica diventa un linguaggio universale, capace di unire anche oltre la vita terrena.

Momenti indimenticabili

La narrazione si apre con un’affascinante scena in cui Dio e gli angeli accolgono le leggende della musica italiana, pronte a esibirsi in un concerto indimenticabile. A dirigere l’orchestra di questo evento straordinario c’è il maestro Ennio Morricone, figura emblematica della musica italiana. La scelta di Morricone non è casuale: la sua musica, ricca di emozione e profondità, si sposa perfettamente con il tema del libro, celebrando l’arte come forma di elevazione spirituale.

Uno dei momenti clou dell’opera è il capitolo intitolato “La festa degli abbracci”, dove il lettore è testimone di un raduno di talenti ineguagliabili. Bartoletti descrive immagini vivide di artisti che si riuniscono, si abbracciano e ricordano i momenti condivisi.

  1. Gaber e Jannacci arrivano a braccetto.
  2. Milva esprime la sua gioia nel rivedere Jannacci, che le aveva donato alcune delle sue canzoni più belle.

È un momento di pura celebrazione, in cui il passato incontra il presente in un’atmosfera di gioia e nostalgia.

La musica come identità culturale

L’autore non dimentica di includere brani simbolo, come “Italia” di Mino Reitano, una canzone che ha fatto da colonna sonora per molti italiani all’estero. Questa scelta di pezzi musicali non è solo un omaggio ai vari artisti, ma serve anche a sottolineare l’importanza della musica come strumento di identità culturale. Il libro offre una sorta di “playlist” che accompagna il lettore attraverso la storia della canzone italiana, dal 1947 con Sergio Endrigo fino ai classici rock di Vasco Rossi.

Bartoletti, nei suoi ringraziamenti, esprime il suo amore per la musica e per gli artisti che l’hanno resa grande. Questa passione traspare in ogni pagina, rendendo il libro un tributo autentico a un’epoca d’oro della canzone italiana. Il lettore non può fare a meno di sentirsi coinvolto in questo viaggio emotivo, dove la musica diventa un legame profondo tra generazioni.

L’importanza dell’autenticità

Un aspetto interessante del “Festival degli dei” è la sua capacità di evocare ricordi e sentimenti. Ogni artista menzionato nel libro rappresenta un pezzo della nostra storia musicale, un frammento della memoria collettiva. Bartoletti riesce a catturare l’essenza di ciascuno di loro, restituendo al lettore non solo la loro musica, ma anche le emozioni che essa suscita.

In un’epoca in cui la musica sembra spesso essere ridotta a semplici format commerciali, l’opera di Bartoletti ci ricorda l’importanza dell’autenticità e della tradizione. La musica è più di un semplice intrattenimento; è un linguaggio che racconta storie, esprime sentimenti e crea legami indissolubili. Attraverso il suo libro, Bartoletti ci invita a riflettere su ciò che la musica significa per noi e su come essa continui a influenzare le nostre vite, anche quando gli artisti che amiamo non sono più tra noi.

Con “Festival degli dei”, Marino Bartoletti non solo celebra la musica italiana, ma invita anche i lettori a unirsi a lui in un viaggio nostalgico e gioioso attraverso le melodie che hanno segnato la nostra esistenza. L’opera si presenta quindi come un regalo prezioso per tutti gli amanti della musica e un invito a non dimenticare mai il potere di una canzone.

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