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Aumento allarmante degli incidenti mortali sul lavoro in sicilia: +24,5% secondo l’inail

Nei primi dieci mesi del 2024, la Sicilia ha registrato un preoccupante aumento degli incidenti mortali sul lavoro, con un incremento del 24,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato, fornito dall’Inail, mette in luce una realtà allarmante che coinvolge non solo le istituzioni, ma anche i cittadini e i lavoratori. Il numero di incidenti mortali è passato da 57 a 71, un segnale che non può essere ignorato. Durante la presentazione del rapporto regionale, il direttore dell’Inail Sicilia, Giovanni Asaro, ha sottolineato come il fenomeno infortunistico complessivo sia aumentato del 2,4%, passando da 21.652 a 22.166 eventi.

situazione critica in sicilia

Questi numeri, superiori alla media nazionale, evidenziano che la Sicilia sta affrontando una situazione critica, in particolare nel settore delle costruzioni. Asaro ha spiegato che questo incremento è in gran parte legato all’attuazione di bonus edilizi, come il bonus facciata, che ha incentivato un aumento dell’attività edilizia, ma ha anche comportato un incremento del rischio di incidenti. Il settore delle costruzioni è notoriamente uno dei più pericolosi, e la crescita della domanda ha portato a un aumento del lavoro, spesso senza la necessaria attenzione alla sicurezza.

infortuni in itinere e sicurezza stradale

Il rapporto dell’Inail ha evidenziato che anche gli infortuni legati all’industria e ai servizi sono aumentati del 2,6%, così come quelli nel settore agricolo. Tuttavia, è nel tragitto casa-lavoro, ovvero negli infortuni in itinere, che si è registrato un incremento significativo del 15%, passando da 3.475 a 4.000 eventi. Questo dato è particolarmente allarmante, poiché oltre il 23,9% degli incidenti mortali denunciati in Sicilia è avvenuto durante il tragitto verso il luogo di lavoro. A livello nazionale, l’incremento degli infortuni in itinere è stato del 5%, indicando che la Sicilia sta affrontando una problematica più grave rispetto al resto del Paese.

Asaro ha sottolineato l’importanza di affrontare la questione della sicurezza stradale, suggerendo che le politiche locali dovrebbero includere interventi mirati sulla viabilità e sul controllo dell’uso di alcol e sostanze stupefacenti da parte degli automobilisti. La sicurezza stradale è cruciale non solo per i lavoratori, ma per tutti i cittadini, richiedendo un approccio multidisciplinare che coinvolga le istituzioni e le comunità locali.

focus sul settore della sanità

Un altro dato interessante emerso dal rapporto riguarda il settore della sanità e assistenza sociale, che ha registrato il maggior numero di eventi infortunistici, con 1.989 casi denunciati al 31 ottobre. Questo settore, già gravato dalla pressione della pandemia, continua a essere vulnerabile e necessita di strategie mirate per migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori.

Le statistiche presentate dall’Inail pongono l’accento sulla necessità di un maggiore impegno da parte delle istituzioni e delle aziende per garantire un ambiente di lavoro sicuro. Le campagne di sensibilizzazione, la formazione continua e l’implementazione di misure preventive sono fondamentali per ridurre il numero di infortuni e migliorare la cultura della sicurezza sul lavoro.

Nonostante i dati siano preoccupanti, la speranza è che possano fungere da catalizzatore per il cambiamento. Un maggiore investimento in sicurezza e formazione potrebbe ridurre significativamente il numero di incidenti. È essenziale che le aziende adottino pratiche di lavoro sicuro e che i lavoratori siano informati e formati adeguatamente per riconoscere i rischi e prevenire eventuali incidenti.

In questo contesto, è fondamentale anche il ruolo delle istituzioni locali, che devono garantire il rispetto delle normative di sicurezza e promuovere iniziative di sensibilizzazione tra i datori di lavoro e i lavoratori. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile invertire questa tendenza e garantire che la Sicilia diventi un luogo di lavoro più sicuro per tutti. I dati dell’Inail non devono essere solo un monito, ma devono spingere a un’azione concreta e immediata per tutelare la vita dei lavoratori e migliorare le condizioni di lavoro in tutta la regione.

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