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Audiard trionfa agli efa, delpero a mani vuote

La cerimonia di premiazione della 37ma edizione degli European Film Awards ha avuto luogo al KKL di Lucerna, un evento che ha celebrato il cinema europeo e la sua ricca diversità culturale. Tra i protagonisti della serata, il regista francese Jacques Audiard ha trionfato con il suo film “Emilia Perez”, portando a casa ben quattro premi, inclusi miglior film e miglior regia. La performance dell’attrice spagnola Karla Sofía Gascón, che ha vinto il premio come miglior attrice, ha commosso il pubblico, poiché ha dedicato il riconoscimento “alla madre e a tutte le madri che amano e proteggono i loro figli”.

Delusione per Maura Delpero

Dall’altra parte, l’italiana Maura Delpero ha visto svanire le sue possibilità di vittoria con il film “Vermiglio”, per il quale era in corsa per due premi significativi: miglior film e miglior regia. Nonostante le aspettative elevate e i riconoscimenti dalla critica, Delpero non ha ricevuto alcun premio, suscitando delusione tra i suoi sostenitori.

Riconoscimenti significativi

La serata ha riservato momenti emozionanti, come il premio per il miglior attore assegnato a Abou Sangare per il suo ruolo in “La storia di Souleymane”. Sangare ha interpretato un giovane guineano che affronta difficoltà prima di trovare la sua identità a Parigi, mettendo in luce le sfide dell’immigrazione. Un altro momento toccante è stato il premio alla carriera per Isabella Rossellini, che ha condiviso aneddoti sulla sua vita e sull’importanza della curiosità. Anche Wim Wenders, uno dei fondatori degli EFA, ha ricevuto un premio alla carriera, esprimendo riflessioni profonde sulla giustizia sociale.

I premi speciali e i momenti di omaggio

Il premio per il miglior film d’animazione è andato a “Flow” del regista lettone Gints Zilbalodis, mentre il segmento “In memoriam” ha reso omaggio a figure iconiche del cinema, tra cui Paolo Taviani e Sandra Milo. Infine, l’European Young Audience Award è stato assegnato a “Ibelin” di Benjamin Ree, un film che racconta la storia di Mats Steen, un giovane la cui vita è stata trasformata da una malattia, trovando conforto nei videogiochi.

La serata ha visto anche un grande sconfitto, Pedro Almodovar, che con il suo film “La stanza accanto” ha ricevuto quattro candidature senza vincere alcun premio, sorprendendo molti appassionati di cinema.

In conclusione, la cerimonia di Lucerna ha celebrato non solo i successi, ma anche le storie di vita e le sfide che caratterizzano il panorama cinematografico europeo, evidenziando un’industria in continua evoluzione e sempre più aperta a nuove narrazioni.

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