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Attesi Santanchè e Donzelli agli Stati generali della montagna in Toscana

Dal 28 febbraio al 2 marzo 2024, l’Abetone, una delle località sciistiche più rinomate della Toscana, ospiterà la quarta edizione degli Stati generali della Montagna, un evento promosso da Fratelli d’Italia (FdI). Questo incontro mira a porre l’accento sulle problematiche e le opportunità delle aree montane, rappresentando un’importante occasione di confronto politico e sociale. Tra i partecipanti attesi, spiccano figure di rilievo come il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, e Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione di FdI. La presenza di Alessandro Tomasi, coordinatore regionale, e diversi sindaci, tra cui Mario Pardini di Lucca e Michele Conti di Pisa, sottolinea l’importanza della collaborazione tra istituzioni locali e nazionali.

Un programma ricco di attività

La manifestazione si articolerà in un programma variegato, comprendente:

  1. Dibattiti con esponenti della politica nazionale e regionale.
  2. Attività sportive come sci e ciaspolate notturne.
  3. Escursioni e degustazioni di prodotti tipici.
  4. Visite a musei e borghi storici.

Questa è un’importante occasione per valorizzare non solo il patrimonio naturale e culturale dell’Abetone, ma anche per mettere in luce le specificità delle aree interne della Toscana.

L’importanza dell’Abetone e delle aree interne

Vittorio Fantozzi, capogruppo di FdI, ha evidenziato l’importanza dell’Abetone come parte delle aree interne della Toscana. Secondo lui, “Abetone, come le altre zone montane, è un patrimonio che il centrosinistra non è riuscito a valorizzare”. La sua visione è quella di dare una spinta propulsiva allo sviluppo di questi territori, che rappresentano risorse preziose sia dal punto di vista ambientale che economico.

Diego Petrucci, consigliere regionale, ha sottolineato che questa edizione degli Stati generali avrà un significato particolare in vista delle prossime elezioni. “Sarà un momento per parlare di politica e quest’anno gli Stati generali assumeranno una nuova centralità”, ha dichiarato. Questo incontro rappresenta un’importante piattaforma per presentare le proposte politiche in vista delle consultazioni future.

Un dibattito costruttivo per il futuro

Alessandro Tomasi ha espresso la sua aspettativa per un dibattito ampio e costruttivo, incentrato sui temi della montagna e delle aree interne. “Mi aspetto che si tocchino questioni cruciali come i servizi, la sanità e le infrastrutture”, ha affermato. Tali argomenti sono fondamentali per garantire uno sviluppo sostenibile delle zone montane, spesso trascurate in favore delle aree urbane.

Simone Sollazzo, vicepresidente toscano di Gioventù nazionale, ha annunciato che il coordinamento regionale dell’associazione si terrà durante gli Stati generali della Montagna. “Sarà un momento importante per ribadire le nostre priorità per il governo della Regione”, ha affermato, evidenziando il ruolo dei giovani nel dibattito politico locale e regionale.

L’Abetone, famosa per le sue piste da sci e per il paesaggio mozzafiato, rappresenta un palcoscenico ideale per questo incontro. La scelta dell’Abetone come sede degli Stati generali della Montagna evidenzia l’importanza di queste aree non solo per il turismo, ma anche come centri di crescita e sviluppo economico.

In un momento in cui molte aree montane affrontano sfide significative, come l’emigrazione giovanile e la difficoltà di accesso ai servizi essenziali, gli Stati generali della Montagna di FdI si pongono l’obiettivo di stimolare un dibattito costruttivo e propositivo. La mobilitazione della politica e della società civile è fondamentale per costruire un futuro sostenibile per le montagne toscane, che rappresentano non solo un patrimonio naturale, ma anche una parte vitale della cultura e dell’identità della regione.

La continuità e il successo di eventi come questo dipenderanno dalla capacità di ascoltare le esigenze della comunità locale e di integrare le proposte in un piano di sviluppo coerente e condiviso. Durante i tre giorni di eventi, sarà fondamentale mantenere aperto il dialogo tra le istituzioni, le associazioni e i cittadini, per costruire un progetto comune che possa realmente fare la differenza.

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