Nei primi nove mesi del 2024, l’Osservatorio sulle comunicazioni dell’Agcom ha registrato un dato preoccupante per i telegiornali nazionali: gli ascolti delle edizioni serali, comprese tra le 18:30 e le 20:30, hanno subito una flessione di circa 270.000 unità, passando da 14,68 milioni a 14,41 milioni di spettatori. Questo trend negativo colpisce in particolare le edizioni di punta delle principali emittenti, con il Tg1 e il Tg5 che continuano a dominare il panorama informativo nazionale, ma con numeri in calo rispetto all’anno precedente.
i dati degli ascolti dei telegiornali
Il Tg1 delle 20:00 rimane il telegiornale più visto, con una media di 4,08 milioni di ascolti giornalieri, seguito dal Tg5, che ha registrato 3,39 milioni di spettatori. Le edizioni delle TgR, trasmesse su Rai 3 alle 19:30, hanno totalizzato complessivamente 2,15 milioni di ascolti. Tuttavia, la perdita di ascolti è significativa:
- I telegiornali Rai della sera hanno visto una riduzione del 2,7% degli spettatori giornalieri.
- Il Tg1 ha subito un calo del 3,7%.
- Il Tg2, in onda alle 20:30, ha perso il 7,4%.
- Il Tg3 delle 19:00 ha mantenuto un numero di spettatori sostanzialmente stabile, poco sopra i 1,60 milioni.
Anche i telegiornali di Mediaset non sono stati esenti da questa flessione. I dati indicano una riduzione complessiva del 5,1% per i Tg serali del gruppo, con il Tg5 delle 20:00 che ha visto un calo del 4,2%, passando da 3,54 a 3,39 milioni di spettatori. Altri telegiornali, come Studio Aperto delle 18:30 e Tg4 delle 19:00, hanno registrato perdite ancora maggiori, rispettivamente del 7,2% e del 9,1%.
la crescita del tg la7
In controtendenza, sorprendentemente, ci sono buone notizie per il Tg La7, che ha registrato un incremento degli ascolti del 22,1% rispetto all’anno precedente, passando da 0,96 a 1,17 milioni di spettatori. Questo rappresenta un risultato significativo per il canale, che ha saputo attrarre un pubblico sempre più ampio, probabilmente grazie a una proposta editoriale che ha risposto alle esigenze del pubblico moderno, caratterizzato da un’informazione più dinamica e focalizzata su temi di attualità.
la situazione negli orari di punta
Guardando alle edizioni della fascia oraria 12:00-14:30, la situazione non è migliore. Anche in questo intervallo, si osserva una flessione di oltre 300.000 spettatori, con un passaggio da 12,28 a 11,98 milioni di spettatori. Il Tg1 delle 13:30 continua a essere il telegiornale più visto in questa fascia, con 3,07 milioni di ascolti, seguito dal Tg5 delle 13:00 con 2,65 milioni e dalle edizioni della TgR delle 14:00 che raggiungono 2,09 milioni di spettatori. I telegiornali Rai hanno totalizzato complessivamente 7,36 milioni di spettatori, con una perdita di circa 200.000 unità, mentre Mediaset ha visto una riduzione del 4,9%.
Analizzando l’andamento degli ascolti dei due principali telegiornali, il Tg1 delle 13:30 e il Tg5 delle 13:00, entrambi hanno registrato una flessione rispetto all’analogo periodo del 2023. Il Tg1 ha perso il 5,1% (da 3,23 milioni a 3,07 milioni), mentre il Tg5 ha visto una diminuzione del 6,9% (da 2,84 a 2,65 milioni di spettatori giornalieri). Tuttavia, il Tg La7 delle 13:30 ha mostrato un segno positivo, passando da 490 a circa 600.000 spettatori, con un incremento del 21,9%.
Nonostante il contesto generale di calo, la TgR ha registrato un lieve aumento dell’1,1% nell’edizione delle 14, segno che alcune proposte informative possono ancora attrarre l’attenzione del pubblico. Questo scenario complessivo mette in luce un cambiamento nelle abitudini di consumo dei notiziari, con una crescente competizione per l’attenzione degli spettatori, non solo tra i diversi telegiornali, ma anche con altre forme di informazione, come i social media e le piattaforme di streaming.