Arriva il bonus chirurgia estetica: quanto vale e come funziona

Non tutti lo sanno, ma è possibile usufruire di un bonus chirurgia estetica, disponibile solo per alcuni pazienti. Ecco quali.

La chirurgia estetica spesso viene associata a qualcosa di futile e non necessario, volto a migliorare, anche a costi tutt’altro che bassi, difetti fisici che non fanno stare bene con se stessi. Utilizzarla non è sbagliato se questo permette di sentirsi più sicuri, ma è sempre bene evitare gli eccessi, per questo è importante affidarsi a medici che non puntino esclusivamente al guadagno, ma che sappiano dire di no quando ritengono l’operazione non necessaria.

bonus chirurgia estetica in cosa consiste
Il bonus chirurgia estetica può essere provvidenziale per molti pazienti – Foto: Arabonormannaunesco.t

A volte però questo desiderio può essere destinato a rimanere incompiuto a causa della spesa che viene richiesta ed evidentemente non accessibile a tutte le tasche. Fortunatamente presto non sarà più così, è infatti disponibile un bonus introdotto dallo Stato che potrà essere provvidenziale per chi ha atteso a lungo di fare qusto passo.

Bonus chirurgia estetica: in cosa consiste e come averlo

Usufruire del bonus chirurgia estetica può essere davvero utile a chi ha rinviato a lungo un intervento, ma non era riuscito a farlo a causa dei costi che riteneva spropositati. Attenzione, però, come è facile immaginare, non si tratta di qualcosa volto a favorire chi per un capriccio vuole finire sotto i ferri.

Questa non è altro che un’agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Anticipi 2023, convertito in legge n. 191/2023, e consiste nell’esenzione dell’IVA per le prestazioni sanitarie di chirurgia estetica finalizzate alla diagnosi, cura o preservazione della salute, compresa quella psicofisica. Ci sono quindi dei requisiti ben precisi che devono essere rispettati per poterne avere diritto.

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Il bonus riduce l’onere finanziario per gli interventi – Foto: Arabonorrmannaunesco.it

L’intervento deve essere innanzitutto eseguito da un medico iscritto all’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri e deve avere lo scopo di:

  • migliorare o ripristinare una funzione alterata;
  • prevenire l’insorgenza di una patologia;
  • diagnosticare o curare una patologia;
  • ridurre i disagi psicologici legati a una malformazione o a un inestetismo.

Si riduce così l’onere finanziario previsto per il trattamento. A partire dal 2023 le spese che devono essere sostenute per un intervento di chirurgia estetica risultano così detraibili nel modello 730, consentendo una detrazione dell’Irpef pari al 19% con una franchigia fino a 129,11 euro. Se la spesa è stata ad esempio pari a 10 mila euro, si avrà così diritto a 1.870,90 euro.

Il Bonus viene concesso a condizione di essere in possesso di una certificazione medica che dimostra le finalità mediche per cui si è deciso di finire sotto i ferri.

Tra le spese che rientrano nella misura ci sono quelle associate alle operazioni di chirurgia effettuate per il ripristino delle normali condizioni di salute e funzionalità della persona o per la correzione di inestetismi, sia congeniti che derivanti da eventi come malattie tumorali, incidenti stradali, incendi, e altri episodi, che possono causare disagi psicofisici in chi ne è vittima. Basti fare l’esempio di blefaroplastica, rinoplastica, otoplastica, liposuzione, lifting facciale, lifting del corpo, interventi per la correzione di cicatrici o smagliature.

Alla struttura sanitaria a cui si è deciso di rivolgersi sarà necessario presentare certificato medico e ricevuta di pagamento dell’intervento. Sarà poi suo compito inviare la documentazione all’Agenzia delle Entrate, che dovrà verificarla e rilasciare un’attestazione per ottenere l’esenzione. Il paziente dovrà conservarla e presentarla all’Agenzia delle Entrate nella dichiarazione dei redditi, nella sezione “Oneri e spese”.

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