Nella nuova puntata di “Stories”, il ciclo di interviste di Sky TG24, Luca Argentero si apre con sincerità, raccontando la sua vita, la carriera e le sue passioni. Ospite del vicedirettore della testata, Omar Schillaci, e diretto da Francesco Venuto, Argentero si descrive non solo come un attore di successo, ma anche come un uomo profondamente legato alla sua famiglia e alle sue radici.
Nato e cresciuto a Moncalieri, un comune alle porte di Torino, Argentero ricorda la sua infanzia come un periodo sereno, caratterizzato dalla presenza costante della famiglia e da un ambiente naturale che ha influenzato profondamente la sua personalità. “Ho avuto un’infanzia bellissima”, racconta, sottolineando l’importanza dei legami familiari e della natura nel suo sviluppo personale. Questi valori sono rimasti con lui nel corso degli anni, influenzando le sue scelte professionali e personali.
Il debutto nel mondo dello spettacolo avviene in un modo inaspettato. Nonostante il suo primo lavoro fosse quello di barman in una discoteca, la vera svolta arriva con la partecipazione al “Grande Fratello”. Argentero racconta come una spinta dalla cugina, Alessia Ventura, lo abbia portato a prendere parte a quel reality show, un’esperienza che lo ha catapultato alla ribalta. “Sembri perfetto per fare questa cosa”, ricorda le parole di Alessia, che lo hanno spinto a intraprendere un percorso che lo ha portato a diventare uno dei volti più amati della televisione italiana.
Dopo il reality, Argentero ha trovato la sua strada nel cinema, debuttando con il film “Saturno Contro” di Ferzan Özpetek nel 2007. Questo ruolo è stato cruciale per la sua carriera, permettendogli di dimostrare le sue capacità attoriali in un contesto complesso e profondo. “Il ruolo in Saturno Contro è stato fondamentale per me”, afferma, evidenziando come quel personaggio abbia segnato l’inizio di una serie di successi cinematografici.
Argentero ha anche avuto un’importante esperienza come modello, partecipando a un calendario, un’attività che ha considerato più un’opportunità di visibilità che un gesto di vanità. La sua carriera è stata costellata di ruoli in varie commedie, tra cui “Un boss in salotto”, dove ha potuto esplorare il suo talento nel far ridere. “Saper far ridere è ancora oggi la cosa che mi piace di più”, confessa, dimostrando quanto tenga alla capacità di intrattenere il pubblico non solo con drammi, ma anche con la comicità.
La sua amicizia con Edoardo Leo è un altro aspetto significativo della sua vita. Insieme, hanno creato un ristorante a Milano, “al Marchese”, un progetto che testimonia non solo la loro amicizia, ma anche la passione condivisa per la buona cucina e l’ospitalità. “Edoardo è uno dei pochissimi amici che ho vinto facendo questo lavoro”, dice Argentero, evidenziando l’importanza delle relazioni autentiche in un settore spesso caratterizzato da superficialità.
Attualmente, Argentero è impegnato in un nuovo progetto cinematografico, “La coda del diavolo”, dove interpreta Sante Moras, un ex poliziotto che si trova coinvolto in una situazione drammatica. “Il personaggio di Sante Moras è stato per me un po’ particolare”, spiega, descrivendo l’intensità e la complessità del ruolo. La scelta di interpretare un personaggio così lontano dalla sua realtà quotidiana è stata per lui un’opportunità di crescita e di esplorazione di nuove sfide artistiche.
Nonostante il successo e la carriera fiorente, Argentero sottolinea l’importanza della sua vita familiare. “Stare con i miei figli è talmente importante da mettere a repentaglio anche la voglia e la quantità di tempo che dedico al mio lavoro”, dichiara, ponendo l’accento sul valore della famiglia e sulla necessità di trovare un equilibrio tra vita privata e professionale. La sua dedizione verso la moglie e i figli è palpabile, evidenziando come la famiglia rappresenti una priorità assoluta nella sua vita.
In questo racconto, Luca Argentero emerge non solo come un attore talentuoso, ma anche come un uomo con valori profondi e autentici, che ha saputo rimanere fedele a se stesso e alle sue radici, nonostante la fama e il successo. La sua storia è un esempio di come l’amore per la famiglia e la passione per la propria professione possano coesistere, creando una vita ricca di significato e soddisfazione.
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