Renzo Arbore, uno dei volti più iconici della televisione italiana, sta per tornare sul piccolo schermo con un nuovo programma che promette di riportare alla memoria le risate e le emozioni di un’epoca passata. Dal 9 gennaio, su Rai2 in seconda serata, andrà in onda “Come ridevamo”, un’antologia che celebra il meglio dell’umorismo italiano attraverso venti puntate ricche di sketch e canzoni comiche. Questo nuovo progetto di Rai Cultura, ideato dallo stesso Arbore insieme a Gegè Telesforo e Ugo Porcelli, rappresenta un viaggio nostalgico nel mondo della comicità, attingendo sia dall’archivio della Rai che da quello personale di Arbore.
Un viaggio nella comicità italiana
Il programma avrà un formato che renderà omaggio a centoventi tra le scenette e i brani che hanno segnato la storia della televisione italiana. Si partirà con il mitico Adriano Celentano e il suo celebre brano “Prisencolinensinainciusol”, una canzone del 1972 che ha fatto epoca. Non mancheranno poi le esibizioni di Carlo Verdone, che interpreterà il suo personaggio de Il Garibaldino, e il trio Solenghi-Marchesini-Lopez, che riproporrà una delle loro indimenticabili imitazioni.
La lista delle icone della comicità italiana prosegue con:
- Aldo Fabrizi
- Gigi Proietti
- Roberto Benigni
- Cesare Gigli
Questi artisti hanno tutti contribuito a fare del panorama comico italiano un vero e proprio tesoro culturale. Arbore stesso ha dichiarato che il suo intento è quello di rendere testimonianza di una generazione di umoristi che ha plasmato l’immaginario collettivo, da Proietti a Verdone, passando per Massimo Troisi e Roberto Benigni. “Penso sia mio dovere, data l’età, rendere testimonianza delle pagine più belle di sorrisi che abbiamo fatto nel corso di questi anni”, ha affermato Arbore.
Un’ispirazione per le nuove generazioni
“Come ridevamo” non è solo un modo per ricordare il passato, ma vuole anche servire da spunto per le nuove generazioni di comici. Arbore ha affermato di aver imparato molto dalla generazione precedente, quella di Sordi, Tognazzi e Gassman, e spera che i giovani possano trarre ispirazione da questo patrimonio di umorismo. “Vorrei che questa antologia fosse utile come riferimento per inventare l’umorismo del futuro”, ha aggiunto.
Un altro aspetto interessante del programma è la presenza di personaggi che hanno fatto la storia della televisione italiana, come:
- Raimondo Vianello e Sandra Mondaini
- Ciccio e Franco
- Paolo Villaggio
- Cochi e Renato
- Nino Frassica
- Corrado Guzzanti
- Max Tortora
Queste figure hanno contribuito a creare un linguaggio comico unico, che ha saputo catturare l’attenzione del pubblico e fargli vivere momenti indimenticabili.
La magia del passato e del presente
Ma cosa rende “Come ridevamo” così speciale? La risposta sta nella capacità di Arbore di unire il passato con il presente, riportando in vita momenti di comicità che hanno segnato intere generazioni. La sua visione è quella di un umorismo che trascende le mode e i gusti del momento, ponendo l’accento sulla qualità e sull’arte di far ridere. Arbore ha sempre avuto una predilezione per i grandi maestri, e il suo rispetto per i predecessori si riflette in questo progetto.
Il programma sarà trasmesso il giovedì, offrendo così un appuntamento settimanale dedicato al divertimento e alla nostalgia. Gli spettatori potranno anche rivedere le puntate on-demand su RaiPlay, permettendo a tutti di rivivere i momenti più divertenti della storia della televisione italiana in qualsiasi momento. Questo approccio moderno è in linea con le esigenze del pubblico attuale, che cerca contenuti accessibili e di qualità, e Arbore dimostra ancora una volta di essere un innovatore nel panorama televisivo.
“Come ridevamo” rappresenta quindi non solo un omaggio alla comicità italiana, ma anche un’opportunità per riflettere su come il ridere possa unire le persone, indipendentemente dall’età. In un periodo in cui il mondo sembra sempre più diviso, Arbore ci invita a tornare a sorridere insieme, riscoprendo il potere dell’umorismo e la sua capacità di raccontare la vita in modo leggero e spensierato. Con questo nuovo programma, Renzo Arbore non solo celebra il passato, ma lancia anche un messaggio di speranza per un futuro in cui il sorriso continua a essere un linguaggio universale.