Nel cuore di Palermo, fino al 23 febbraio 2025, si svolge un’esposizione di straordinaria importanza che mette in luce il patrimonio artistico e culturale della Sicilia. La mostra “Exempla moralia”, organizzata dalla Fondazione Sicilia, offre l’opportunità di ammirare due pregiati arazzi siciliani del XVII secolo, assieme ad altre opere d’arte tessile e orafa dell’epoca. Questi arazzi, una volta esposti nei saloni di Palazzo Mazzarino, hanno una storia affascinante e sono stati acquisiti all’asta nel 1964 da privati, tornando alla luce dopo un lungo periodo di oblio.
Questi arazzi non sono semplici opere decorative; racchiudono significati profondi e simbolici, richiamando episodi mitologici tratti dalle “Metamorfosi” di Ovidio. I motivi decorativi presenti sugli arazzi sono frutto di un’abilità artigianale straordinaria, realizzati ad ago con una maestria che richiedeva un anno di lavoro per completare ogni singolo pezzo.
l’importanza dell’esposizione
Maria Concetta Di Natale, presidente della Fondazione Sicilia, sottolinea l’importanza di questa esposizione: “È un’esposizione di grande rilevanza e originalità. Attraverso la pregevolezza delle opere, è possibile scoprire molto su chi le realizzò e chi le commissionò. I temi poi riflettono sensibilità del tempo.” Questa osservazione invita i visitatori a guardare oltre la bellezza estetica, per cogliere il contesto storico e sociale in cui queste opere sono state create.
figure emblematiche e significato
Gli arazzi in mostra rivelano figure emblematiche, alcune delle quali incarnano virtù e vizi umani. Tra le 14 scene proposte, troviamo:
- Narciso, simbolo dell’amore di sé;
- Atteone, punito per la sua curiosità oltre i limiti;
- Icaro, il cui volo ambizioso termina tragicamente;
- Aiace, un modello di costanza e perseveranza.
Questi personaggi non solo intrattengono, ma offrono anche spunti di riflessione sui valori e le debolezze umane, rendendo l’esperienza dell’esposizione ancora più profonda.
un patrimonio artigianale unico
La ricerca approfondita sugli arazzi ha portato a risalire alle identità dei loro creatori. Il ricamatore Andrea Bolognese e il pittore-architetto Gerardo Astorino sono stati identificati come i principali artefici di queste opere. La committente, Giovanna Flavia Branciforti e Lanza, una figura di spicco del suo tempo, stipulò il contratto di incarico nel 1627, testimoniando l’importanza che questi arazzi avevano nel contesto aristocratico siciliano.
“Exempla moralia” non si limita a presentare solo i due arazzi. L’esposizione accoglie un’ampia gamma di opere, tra cui:
- Un grande arazzo ricamato che rappresenta Coriolano mentre respinge la richiesta di pace, una creazione del Museo Civico Baldassarre Romano di Termini Imerese, realizzata su cartoni del pittore Vincenzo La Barbera.
- Un paliotto in corallo proveniente dal Tesoro della cattedrale di Palermo.
- Cortine decorate con motivi floreali di villa Niscemi.
- Raffinate composizioni in ago pittura di villa Malfitano, appartenente alla Fondazione Whitaker.
- Paliotti con paesaggi del Museo Diocesano di Monreale.
L’arte tessile siciliana del XVII secolo rappresenta un capitolo straordinario della storia dell’isola, riflettendo l’influenza di diverse culture e stili, dall’arte araba a quella barocca. I ricamatori dell’epoca, tutti uomini, costituivano una corporazione altamente specializzata, in grado di creare opere che univano abilità tecnica e creatività artistica. Questo patrimonio artigianale è un segno distintivo della Sicilia, un’isola che ha sempre saputo mescolare tradizioni e innovazioni.
La mostra “Exempla moralia” non è solo un’ode all’arte, ma anche un viaggio nel tempo, che permette di esplorare la cultura e la società siciliana del XVII secolo. In un’epoca in cui la bellezza era spesso associata al potere e alla nobiltà, questi arazzi diventavano simboli di status e raffinatezza, raccontando storie di ambizione, amore e tragedia. Ogni pezzo esposto è una finestra su un passato ricco e complesso, un invito a riflettere sulla nostra eredità culturale.