Antonio Pappano, uno dei più celebri direttori d’orchestra contemporanei, ha recentemente condiviso la sua vita e la sua carriera attraverso le pagine del suo libro autobiografico “La mia vita in musica”, pubblicato da Marsilio. In questo volume, il maestro anglo-italiano si racconta con sincerità, esplorando non solo i suoi successi, ma anche le sfide e i sacrifici che ha affrontato lungo il cammino. La sua storia è un viaggio affascinante che inizia nella piccola cittadina di Castelfranco in Miscano, in provincia di Benevento, dove è nato il padre Pasquale, emigrato in Inghilterra per cercare opportunità.
Fin da giovane, Pappano ha mostrato una passione innata per la musica, iniziando a studiare pianoforte all’età di sei anni. Le sue prime esperienze musicali sono state influenzate dalla vita dei suoi genitori, che lavoravano come domestici per una famiglia benestante. Questo contesto ha instillato in lui un forte senso di disciplina e dedizione, valori che ha portato con sé nel corso della sua carriera. “Mi sporco le mani come hanno fatto i miei genitori prima di me”, afferma Pappano, sottolineando l’importanza del lavoro duro e dell’impegno personale.
Il maestro ha approfittato della pausa forzata imposta dalla pandemia di COVID-19 per riflettere sulla sua carriera, che lo ha portato a dirigere alcune delle orchestre più prestigiose al mondo, tra cui la London Symphony Orchestra e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Proprio con quest’ultima ha trascorso 18 anni, contribuendo a farla diventare una delle formazioni più apprezzate sulla scena musicale internazionale. Pappano ha un legame speciale con il pubblico italiano, e durante i suoi concerti era solito salutare gli spettatori con affetto, esprimendo il calore che riceveva in cambio.
La sua infanzia è stata segnata da sacrifici e privazioni, ma anche da un forte desiderio di miglioramento. Cresciuto in un ambiente che valorizzava il lavoro e l’impegno, Pappano ha imparato a non dare nulla per scontato. A dieci anni, già accompagnava gli allievi della scuola di canto del padre al pianoforte, immergendosi nei capolavori della lirica e del musical. Questo approccio pratico alla musica ha plasmato il suo modo di dirigere e affrontare la vita.
Oltre alla musica, Pappano ha vissuto esperienze formative che hanno arricchito la sua personalità. Dopo una breve parentesi negli Stati Uniti, la sua famiglia è tornata in Inghilterra, dove ha potuto conoscere la multiculturalità e la ricchezza delle tradizioni musicali. “Ho conosciuto l’Italia a Santa Cecilia, ma la musicalità italiana è dentro di me. Così come la disciplina e la razionalità inglese e la leggerezza americana”, spiega il maestro, evidenziando la sua identità poliedrica.
La sua carriera è costellata di momenti indimenticabili e incontri con grandi personalità della musica, come Leonard Bernstein e Placido Domingo. Queste esperienze hanno arricchito la sua crescita artistica e personale, rendendolo un direttore capace di comunicare con i musicisti e di trasmettere emozioni al pubblico. “Ogni concerto è un viaggio nuovo”, afferma, sottolineando l’unicità di ogni esibizione e l’importanza di vivere il momento.
“Per la musica ci si dimentica di tutto”, ha dichiarato Pappano, riferendosi ai sacrifici che ha fatto nella vita personale per inseguire il suo sogno. Ha ammesso che, nonostante il successo e i riconoscimenti, a volte sente la mancanza di una calma interiore. La sua vita è stata un continuo inseguire nuovi progetti e nuove opere, ma ora, dopo una carriera così intensa, si rende conto dell’importanza di trovare momenti di contemplazione e di intimità.
La sua storia è anche una celebrazione dell’amore, in particolare quello per sua moglie Pamela, pianista come lui. Pappano descrive il loro legame come speciale e profondo, sottolineando come la sua partner sia una figura fondamentale nel suo percorso, capace di tirare fuori il meglio di lui e di sostenerlo nei momenti di difficoltà. “È bello sposare la migliore amica”, afferma, evidenziando l’importanza di avere un sostegno nella vita.
Attraverso il suo libro, Pappano non solo racconta la sua esperienza nel mondo della musica, ma offre anche uno spaccato della sua vita, delle sue emozioni e delle sue riflessioni. “Ci sono ancora tanti brani che voglio eseguire e studiare”, conclude, esprimendo la sua continua voglia di apprendere e di crescere come artista. La sua carriera, pur avendo raggiunto vette inimmaginabili, è lontana dall’essere conclusa; al contrario, rappresenta un viaggio in continua evoluzione, dove la musica rimane al centro di ogni sua azione e decisione.
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