L’evento “Più Libri Più Liberi”, che si terrà a Roma dal 4 all’8 dicembre 2023, si presenta quest’anno con una controversia che ha sollevato molte polemiche: l’esclusione dei librai dalla manifestazione. Questa decisione ha suscitato il disappunto di Paolo Ambrosini, presidente di Ali-Confcommercio, il quale ha messo in evidenza l’importanza della presenza dei librai in un contesto che dovrebbe favorire il confronto e la crescita del settore editoriale.
l’importanza della presenza dei librai
Ambrosini sostiene che le fiere dovrebbero essere spazi di incontro tra editori, librai e lettori. La fiera rappresenta un’opportunità cruciale per promuovere la lettura e supportare la piccola editoria. L’assenza dei librai potrebbe compromettere queste dinamiche, poiché la loro esperienza è essenziale per consigliare i lettori e promuovere nuovi titoli.
Le problematiche affrontate da Ambrosini includono:
- Difficoltà di visibilità per i piccoli editori, schiacciati dal predominio dei grandi gruppi editoriali.
- La fiera come opportunità di creare relazioni utili tra editori e librai, che quest’anno non sarà possibile.
- La necessità di un dialogo costruttivo tra i vari attori del settore.
tempistiche e scelte organizzative
Ambrosini si interroga anche sulla scelta di mantenere la fiera nel mese di dicembre, un periodo critico per le vendite natalizie. Si chiede: “Perché non spostare la fiera in un altro periodo dell’anno, quando la partecipazione di librai e lettori potrebbe essere più significativa?”. Questa scelta potrebbe nascondere un obiettivo di capitalizzare sulle vendite natalizie, a scapito del dialogo tra gli attori del settore.
la fiera come piattaforma di crescita
La programmazione di “Più Libri Più Liberi” è sempre stata pensata come un momento di celebrazione della cultura. Tuttavia, l’assenza dei librai potrebbe significare una perdita di rappresentanza e visibilità per una parte fondamentale dell’ecosistema editoriale. L’inclusione dei librai è vitale per garantire che le esigenze di tutti gli attori coinvolti siano ascoltate.
In sintesi, la fiera “Più Libri Più Liberi” di quest’anno affronta una sfida significativa. La decisione di escludere i librai non solo limita le opportunità di networking e collaborazione, ma potrebbe anche avere ripercussioni negative sul mercato editoriale. È fondamentale riconoscere l’importanza di ogni attore nel panorama editoriale e creare un ambiente più inclusivo e collaborativo per il futuro.