Cappella di Santa Maria dell’Incoronata
DESCRIZIONE
In questo luogo, secondo tradizione, si abbigliavano i sovrani per la cerimonia d’incoronazione in Cattedrale.
Si pensa che la Cappella di Santa Maria Incoronata, risalente alla prima metà del XII secolo, in origine fosse collegata alla chiesa.
Quando l’arcivescovo Gualtiero volle fosse costruita la nuova cattedrale, la cappella ne fu separata.
È un ambiente rettangolare absidato, preceduto da un vestibolo; sulle sue pareti si aprono otto finestre per lato, distribuite su due livelli (tre in quello superiore e cinque in quello inferiore) ed è coperta da un moderno soffitto ligneo a doppia falda. È un edificio normanno che sorge su strutture preesistenti, di cui si conservano pilastri e porzioni murarie visibili nell’ambiente sotterraneo sotto il pavimento della cappella, accessibile attraverso una scala aperta in corrispondenza dell’abside.
Le strutture, forse di epoca aghlabide (prima del 937), sarebbero da riferire all’antica moschea, esistente già prima della riconfigurazione della Cattedrale operata al tempo della conquista normanna per volere di Roberto il Guiscardo.
L’originale portico esterno occidentale, detto “Loggia dell’Incoronazione”, era per tradizione il luogo dal quale i re si mostravano al popolo che li acclamava.
Divenne quindi prima loggia, poi alla fine del Cinquecento fu trasformato in oratorio; restò danneggiato dai bombardamenti dell’artiglieria borbonica del 1860. I restauri hanno restituito alla cappella le forme antiche, mantenendo però alcuni elementi cinquecenteschi della loggia.