È sempre allarme per le pericolose polveri sottili, un nemico subdolo e impercettibile che può farci ammalare seriamente, portandoci anche alla morte.
Ci sono “progressi” che meritano a pieno titolo le virgolette perché tanto bene non fanno. Uno di questi è un effetto collaterale – piuttosto sgradito – dei progressi umani: l’inquinamento dell’aria. Nell’arco dell’ultimo ventennio la qualità dell’aria è peggiorata quasi in tutto il mondo.
A livello globale l’inquinamento dell’aria ha superato la soglia di sicurezza indicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 70% delle giornate. Miglioramenti ci sono stati in Nord America e in Europa, ma altrove nel mondo le cose sono peggiorate decisamente.
Quando parliamo di qualità dell’aria il primo nome che viene alla mente è quello delle famigerate polveri sottili, ovvero quei particolati finissimi, in gran parte prodotti dall’inquinamento, talmente leggeri da rimanere a lungo sospese nell’aria e percorrere grandi distanze, per poi finire nel nostro corpo. Sul lungo periodo le polveri sottili possono causare una serie di gravi patologie, alcune anche letali.
Le ridotte dimensioni delle polveri sottili permettono loro di infiltrarsi con facilità nei nostri polmoni e sono in grado di raggiungere anche il cuore. Insomma, i particolati sono da considerare un vero e proprio killer invisibile e silenzioso.
Diverse attività sono responsabili dell’emissione delle polveri sottili. Prima fra tutte le auto, ma anche le attività industriali, edilizie e minerarie sono in grado di rilasciare enormi quantitativi di polveri sottili. Invece l’agricoltura rappresenta la principale fonte di ammonio e pure gli incendi nei boschi favoriscono la diffusione delle polveri sottili. La classificazione delle polveri sottili avviene in base al diametro in micron.
Si va dalle PM10 (PM significa particolato) che possono irritare occhi, naso e gola. Le più insidiose sono però le PM2.5, particelle finissime capaci di penetrare a fondo nel nostro organismo. Tra le polveri sottili più diffuse l’OMS indica policiclici aromatici, ammonio, solfati, nitrati, carbonio, fuliggine e metalli come cadmio, rame e nichel. Nell’atmosfera poi si verificano pericolose reazioni chimiche dalle quali si originano particelle secondarie (come anidride solforosa e ossido di azoto).
Quanto ai rischi per la salute umana, diverse ricerche hanno dimostrato l’esistenza di una correlazione tra le PM2.5 e l’aumento dei ricoveri per patologie respiratorie e cardiovascolari, asma, bronchiti croniche, tumori ai polmoni, diabete, minore fertilità. Ma tra i problemi legati alle polveri sottili ci sono anche disturbi sul piano della salute mentale e il peso insufficiente alla nascita.
Kate Middleton ha aggiornato il mondo intero sul suo stato di salute. Con un video…
Beatrice Luzzi torna al Grande Fratello nelle vesti di opinionista insieme con Cesara Buonamici. La…
Ultimo e Jacqueline hanno organizzato il baby shower in vista della nascita del loro bimbo,…
Federica Nargi sarà tra le protagoniste di "Ballando con le stelle", già da ora non…
2.880 euro di contributi a fondo perduto: per richiedere il nuovo bonus si parte il…
Tu si que vales si preannuncia un gran successo: Maria De Filippi potrebbe portare in…