Scatta l’allerta bresaola nei supermercati italiani a causa della bassa qualità del prodotto. Nessuno poteva immaginare il retroscena.
Sempre presente nelle diete per il suo alto valore nutrizionale, la bresaola è uno dei salumi più apprezzati a livello internazionale. Prodotta nel Nord Italia, la bresaola garantisce un ottimo apporto proteico ed è ricca di vitamine del gruppo B12, essenziali per il mantenimento di uno stato di salute generale.
La sua alta digeribilità lo rende un alimento ideale per chi sta seguendo un regime alimentare serrato o per chi ama consumare un pasto leggero, evitando la spiacevole sensazione di pesantezza. Proprio per queste sue peculiarità, la bresaola è uno degli alimenti preferiti dagli sportivi e da chi pratica un allenamento costante.
Il taglio più conosciuto in Italia e all’estero è senza dubbio la bresaola della Valtellina, la quale impiega carne bovina certificata IGP (Indicazione Geografica Protetta). Le ultime segnalazioni in merito, però, svelano un retroscena preoccupante per chi consuma questo alimento tutti i giorni.
Allarme bresaola: bassa qualità della carne e problemi di salute
Generalmente la bresaola viene prodotta utilizzando la punta d’anca del manzo. Durante la lavorazione, il prodotto viene cosparso di sale e aromi naturali in modo tale da conferire il gusto e il profumo caratteristico. Ultimamente, però, recenti segnalazioni hanno svelato un retroscena preoccupante. Alcune aziende attive nella produzione di bresaola, potrebbero aver utilizzato carne congelata per realizzare le tipiche fettine esposte nei supermercati.
La richiesta maggiore di bresaola da parte dei consumatori, potrebbe aver spinto alcune aziende a ricorrere alla carne surgelata per avere sempre la materia prima pronta all’uso. Non solo, molte aziende italiane avrebbero già messo in atto una politica diversa per la produzione di questo salume, accettando e comprando carne con provenienza estera. In particolare, la carne utilizzata da alcune aziende per la bresaola proverrebbe dallo Zebù, un animale allevato in Sud America.
A sua volta, la carne dello Zebù verrebbe consegnata in Italia surgelata e poi utilizzata per produrre bresaola. I rischi di un prodotto più volte congelato sono ben noti anche in campo scientifico, tra cui lo sviluppo di batteri potenzialmente dannosi per l’organismo umano. Per riconoscere una confezione di bresaola prodotta con carne fresca italiana, è fondamentale trovare la dicitura “carne 100% italiana”, la quale certifica la qualità del prodotto venduto e la provenienza della carne da allevamenti nazionali.
