Nel fine settimana, il Ministero della Salute italiano ha emesso avvisi di richiamo per due lotti di prodotti Conad.
I prodotti coinvolti sono un formaggio francese a latte crudo, il Morbier, e un gorgonzola DOP venduto nei supermercati Conad. Questi richiami evidenziano l’importanza della sicurezza alimentare e la necessità di vigilanza costante da parte delle autorità e dei consumatori.
Il formaggio Morbier, un prodotto tipico della regione francese della Jura, è stato richiamato a causa della sospetta presenza di Escherichia coli STEC. Questo batterio può causare gravi malattie, inclusa la sindrome emolitico-uremica (SEU), una condizione potenzialmente letale che colpisce i reni. Il Ministero della Salute ha pubblicato un avviso di richiamo per alcuni lotti di Morbier a marchio Beillevaire, venduto sottovuoto in fette da 200 grammi e in porzioni da 1,5 kg. I numeri di lotto interessati sono:
- 2491093
- 2492780J
- 2493591
- 2510600
- 2491861
- 2492254P
Le date di scadenza esatte non sono state specificate nel richiamo. L’azienda Beillevaire, produttrice del Morbier richiamato, ha sede in Francia, precisamente nella zona industriale La Seiglerie, a Machecoul-Saint-Même. Questo richiamo riflette la prontezza delle autorità nel reagire a potenziali minacce alla salute pubblica.
Questo non è il primo richiamo legato al Morbier. Alla fine di gennaio, il Ministero della Salute e altri supermercati avevano già segnalato altri lotti di formaggio a latte crudo Morbier, prodotti dall’azienda Perrin-Vermot e venduti con il marchio Jean Perrin, in relazione a un focolaio di 11 casi di sindrome emolitico-uremica identificati dalle autorità sanitarie francesi. È importante notare che, nonostante ci siano stati diversi richiami, non è chiaro se il Morbier a marchio Beillevaire sia collegato a questi eventi, poiché è prodotto da un’azienda diversa.
Il richiamo del gorgonzola Conad
Parallelamente al richiamo del Morbier, i supermercati Conad hanno avviato il ritiro di un lotto di gorgonzola dolce DOP a marchio Sapori & Dintorni. Questo richiamo è stato emesso non per la presenza di batteri patogeni, ma per un errore nell’etichettatura: la data di scadenza riportata era errata. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 200 grammi e presenta il numero di lotto 25029003, con una data di scadenza errata fissata al 10/03/2029. L’avviso di richiamo non specifica quale sia la data di scadenza corretta, sollevando ulteriori interrogativi sulla sicurezza del prodotto.
Il gorgonzola dolce DOP è un formaggio a pasta erborinata, tipico della tradizione casearia italiana, particolarmente apprezzato per il suo sapore dolce e cremoso. Prodotto dall’azienda Invernizzi Srl, con stabilimento a Trecate, in provincia di Novara, il gorgonzola è una delle eccellenze italiane nel panorama caseario. Tuttavia, anche un prodotto di alta qualità come il gorgonzola può essere soggetto a richiami, evidenziando l’importanza di un’etichettatura accurata per garantire la massima sicurezza al consumatore.
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Conad, nel suo avviso di richiamo, ha invitato i consumatori in possesso del gorgonzola con la data di scadenza errata a riportarlo al punto vendita d’acquisto. Qui, i clienti potranno ottenere un prodotto sostitutivo o un rimborso. Questo approccio proattivo è fondamentale per mantenere la fiducia dei consumatori e garantire che non ci siano rischi per la salute.
L’importanza della vigilanza alimentare
Questi richiami non sono eventi isolati. Dal primo gennaio 2025, sono stati segnalati ben 34 richiami, coinvolgendo un totale di 70 prodotti, secondo quanto riportato da Il Fatto Alimentare. Questo mette in evidenza un trend preoccupante e la necessità di una vigilanza costante da parte delle autorità sanitarie e dei produttori.
La sicurezza alimentare è diventata un tema centrale nelle discussioni pubbliche, specialmente alla luce di recenti focolai di malattie alimentari. Gli incidenti legati a batteri come l’Escherichia coli hanno reso i consumatori più consapevoli dei rischi associati ai prodotti alimentari. Le autorità sanitarie hanno il compito cruciale di monitorare la filiera alimentare, effettuando controlli rigorosi e avviando richiami quando necessario.