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Allarme ISEE, la bomba del 2025 ha toccato anche te. Ecco perché devi rifarlo

A partire da marzo 2025, entrerà in vigore un nuovo provvedimento relativo all’ (Isee), che riveste un ruolo fondamentale.

Questo strumento è essenziale per l’accesso a numerosi benefici e agevolazioni sociali. Tuttavia, nonostante le novità in arrivo, è cruciale chiarire che non è ancora il momento di richiedere un nuovo Isee. L’INPS, l’ente previdenziale italiano, non ha fornito indicazioni chiare su come attuare le modifiche. Pertanto, le famiglie non devono affrettarsi a presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu).

Questo è particolarmente rilevante, poiché il nuovo regolamento prevede l’esclusione di alcuni investimenti dal calcolo del patrimonio mobiliare, come i Buoni del Tesoro Poliennali (Btp), i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale garantiti dallo Stato, a patto che il totale di tali beni non superi i 50.000 euro.

Questa modifica potrebbe portare a una significativa riduzione del valore dell’attestazione Isee, permettendo a molte famiglie di accedere a benefici come l’aumento dell’Assegno unico universale.

Novità sul calcolo dell’Isee

Il nuovo provvedimento modifica il decreto del presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013 e introduce altre importanti novità:

  1. Esclusione dei trattamenti per disabilità: Non saranno inclusi nel calcolo dell’Isee i trattamenti percepiti per la condizione di disabilità, a meno che non rientrino nel reddito complessivo ai fini dell’IRPEF.
  2. Aumento della detrazione per chi vive in affitto: La detrazione per chi vive in affitto passa a 7.000 euro, con un incremento di 500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo.
  3. Maggiore accessibilità dell’Isee corrente: Le famiglie potranno richiedere l’Isee corrente in più occasioni nel corso dell’anno, consentendo aggiornamenti in base alle variazioni delle proprie condizioni economiche.
Nonostante le novità, l'INPS ha comunicato che le modalità di attuazione delle modifiche sono ancora in fase di valutazione
Cosa bisogna sapere (www.arabonormannaunesco.it)

Nonostante le novità, l’INPS ha comunicato che le modalità di attuazione delle modifiche sono ancora in fase di valutazione. Non è chiaro se sarà necessario presentare una nuova Dsu o se l’aggiornamento sarà automatico.

Questo punto è cruciale, poiché la mancanza di indicazioni precise potrebbe generare confusione tra i cittadini. Il 25 febbraio si è tenuto un incontro tra i vertici dell’INPS, l’Agenzia delle Entrate, il Ministero del Lavoro e la Consulta dei CAF per discutere dell’esclusione dei titoli di Stato dal calcolo dell’Isee.

Il mese di marzo sarà dedicato a un confronto tra le varie parti coinvolte per trovare la miglior soluzione operativa per l’applicazione delle nuove norme. È importante sottolineare che questo ritardo nell’attuazione delle modifiche non avrà ripercussioni immediate sull’Assegno unico, poiché le famiglie hanno tempo fino al 30 giugno per aggiornare il proprio Isee e beneficiare del ricalcolo con decorrenza da marzo 2025.

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