Entro quando bisogna consumare il saldo dell’assegno di inclusione? Cosa succede se non si spende tutto entro il termine? Ecco le risposte.
L’assegno di inclusione è una misura a sostegno di molte famiglie, percepita già a partire da gennaio. Con il passare dei mesi e l’inizio dell’utilizzo della nuova carta, sulla quale vengono accreditate le ricariche mensili del sussidio, emergono le differenze rispetto al reddito di cittadinanza.
Sono molti coloro che si chiedono se i soldi possono essere cumulati ad ogni ricarica o devono essere spesi entro l’accredito della successiva ricarica. Dunque cerchiamo di vedere insieme il tutto passo dopo passo. Presta massima attenzione al fine di evitare futuri errori.
Assegno di Inclusione: ecco cosa succede se non spendi la somma entro la successiva ricarica
Iniziamo col dirvi che i fondi ricevuti dall’assegno di inclusione, non devono necessariamente essere spesi prima della successiva ricarica. Infatti, a differenza del reddito di cittadinanza, la singola mensilità dell’assegno di inclusione non ha scadenza e può essere accumulata sulla carta. Questa flessibilità è molto utile per le famiglie che sanno di dover affrontare spese maggiori nei mesi futuri e quindi decidono di risparmiare con parsimonia.
Il vincolo imposto dal reddito di cittadinanza di spendere immediatamente l’intero importo, anche effettuando acquisti non necessari per evitare sanzioni, è stato eliminato. Infatti, per un singolo il contante prelevabile è di massimo 100 euro al mese. Un limite che deve essere moltiplicato per la scala di equivalenza basata sul numero dei componenti la famiglia e su particolari situazioni sempre familiari.
I beneficiari che hanno diritto a percepire la cifra massima di ADI spettante con scala di equivalenza 2,3 e possono prelevare in contanti ogni mese 230 euro. Inoltre i soldi devono essere spesi per beni di prima necessità, bollette, rate del mutuo, canoni di affitto o per farmaci. Attenzione il sussidio non si può usare per:
- lotterie, gratta e vinci e ogni altro gioco;
- noleggio auto;
- prodotti per gli adulti;
- assicurazioni;
- servizi finanziari;
- servizi creditizi;
- gioielli;
- acquisti in negozi di alta moda, in gallerie d’arte o in pellicceria;
- prodotti alcolici;
- sigarette, tabacco e derivati come anche le sigarette elettroniche.
Questo è tutto ciò che c’è da sapere, ma per maggiori dettagli e delucidazioni in merito puoi rivolgerti ai rispettivi canali telematici.