La musica ha il potere di unire generi, emozioni e culture, trascendendo le barriere che spesso ci dividono. Alessandro Quarta, un violinista di straordinaria versatilità e creatività, incarna perfettamente questa filosofia. Con la sua affermazione, “Non esiste differenza tra musica classica, pop, rock e jazz, ma esiste la musica, esistono le emozioni”, Quarta ci invita a riflettere su come la musica possa essere un linguaggio universale, capace di esprimere sentimenti e stati d’animo profondi. Questa sera, sarà sul palcoscenico del Teatro Carlo Felice di Genova, ospite della Giovine Orchestra Genovese, per una serata che promette di essere memorabile.
Il programma della serata prevede l’esecuzione di “The five elements”, un’opera che ha già suscitato grande interesse tra gli appassionati di musica. Questa composizione esplora i cinque elementi fondamentali della natura:
È una riflessione profonda sull’esperienza umana e sul nostro rapporto con il mondo che ci circonda. Quarta sarà affiancato da talentuosi musicisti, tra cui Giuseppe Magnino al pianoforte e i Solisti Filarmonici Italiani, che contribuiranno a rendere l’esperienza ancora più ricca e coinvolgente.
“La mia opera – spiega Quarta – è una sorta di autobiografia che però è di tutti noi. È una chiave per aprire un cassetto in cui abbiamo nascosto i nostri sentimenti, gioie e dolori.” La scelta di includere l’elemento dell’Etere, che i greci consideravano fondamentale, è particolarmente significativa. In un’epoca in cui l’umanità sembra distante dalla natura e dalla sua essenza, Quarta ci sprona a riflettere su come stiamo influenzando il nostro ambiente e il nostro futuro.
Un aspetto distintivo di Alessandro Quarta è la sua capacità di unire stili e generi diversi, creando un ponte tra la musica classica e quella contemporanea. Nel luglio del 2023, il pubblico genovese ha avuto l’opportunità di ascoltare una parte della sua opera, “Etere”, durante lo spettacolo “Roberto Bolle and friends”. In quell’occasione, la sua musica si è intrecciata con il balletto, dimostrando come le diverse forme artistiche possano interagire e arricchirsi a vicenda.
Quarta si distingue anche per la sua attitudine rock. “Essere un violinista rock è un onore per me”, afferma. “Il rock ha una grande forza interiore e la capacità di coinvolgere gli ascoltatori in modo unico.” Per lui, anche compositori classici come Mozart e Beethoven possono essere considerati rock, in quanto la loro musica è carica di emozione e potenza espressiva. Questa visione amplia il concetto di musica, rendendola un’esperienza inclusiva, in cui ognuno può trovare il proprio posto.
Nato in una famiglia di musicisti, Quarta ha iniziato a suonare il violino in tenera età, ma non ha mai voluto limitarsi a un solo genere. Cresciuto con il fratello Massimo, noto violinista vincitore del “Premio Paganini”, e la sorella Patrizia, pianista, Alessandro ha sempre sentito il richiamo della musica in ogni sua forma. “Quando ero piccolo, scrivevo già canzoni e ascoltavo di tutto, dal classico al rock”, ricorda. Questo spirito di esplorazione lo ha portato a diventare un polistrumentista e compositore, capace di mescolare influenze diverse in un linguaggio musicale unico.
La sua carriera musicale è caratterizzata da esperienze significative, tra cui la collaborazione con direttori d’orchestra di fama internazionale. Tuttavia, è stato solo dopo aver dedicato sé stesso alla propria musica che ha trovato il suo vero stile. “I risultati mi hanno dato ragione”, afferma con orgoglio. La sua dedizione e il suo impegno nel creare musica autentica e personale sono evidenti in ogni nota che suona.
Alessandro Quarta non è solo un musicista, ma un vero e proprio artista che sa come trasmettere emozioni attraverso il suo violino. La sua visione della musica come una forma d’arte che abbatte le barriere tra generi è una lezione preziosa per tutti noi. La sua performance al Teatro Carlo Felice rappresenta non solo un’importante tappa della sua carriera, ma anche un’opportunità per il pubblico di vivere un’esperienza musicale che sfida le convenzioni e celebra la bellezza dell’arte. Con “The five elements”, Quarta ci invita a riflettere sul nostro rapporto con la natura e le emozioni, mentre ci trasporta in un viaggio sonoro indimenticabile.
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