Alessandro Masi è stato recentemente nominato nuovo presidente della giuria del Premio Letterario Città di Castello, una manifestazione culturale di prestigio che si tiene nella storica città umbra. L’annuncio della sua nomina è stato dato da Antonio Vella, presidente dell’Associazione culturale ‘Tracciati Virtuali’, che da anni promuove questa importante iniziativa. La scelta di Masi, noto storico dell’arte e saggista, segna un nuovo capitolo per un premio che ha saputo affermarsi nel panorama letterario italiano e che si propone di continuare a crescere.
il passaggio di testimone
Masi, attualmente segretario generale della Società Dante Alighieri, subentra a Alessandro Quasimodo, attore, regista e poeta, nonché figlio del premio Nobel per la letteratura del 1959, Salvatore Quasimodo. Quasimodo ha guidato il Premio Città di Castello sin dalla sua prima edizione, contribuendo a farlo diventare un punto di riferimento culturale, non solo per la città, ma anche per l’intero paese. La sua esperienza e la sua visione hanno portato lustro e visibilità al premio, un compito non facile da ereditare per Masi.
In merito alla sua nomina, Masi ha espresso l’intenzione di portare avanti un progetto ambizioso: “Misurarsi con un cognome del genere certo non è facile – ha dichiarato Masi – ma ciò non toglie che il Premio Città di Castello, ben più che maggiorenne, debba crescere in qualità e in quantità, ricercando una propria identità territoriale e nello stesso tempo aprendosi all’internazionalizzazione”. Masi ha sottolineato l’importanza di sfruttare le nuove tecnologie e di fare leva sul ricco patrimonio di personalità che compongono la giuria, per rendere il premio sempre più attuale e in sintonia con le esigenze della società contemporanea.
la crescita del premio
Fondato nel 2007 grazie all’intuizione di Bruno e Antonio Vella, il Premio Città di Castello ha saputo conquistare un posto di rilievo tra i concorsi letterari italiani. La giuria, composta da figure di spicco del panorama culturale, ha contribuito a garantire un elevato standard qualitativo. Il premio ha ricevuto per tre edizioni consecutive l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, un riconoscimento che attesta il suo prestigio e la sua importanza nel contesto culturale nazionale.
Oltre alle categorie tradizionali di Narrativa, Poesia e Saggistica, il Premio Città di Castello si distingue per le sue sezioni speciali, che mirano a promuovere l’interazione culturale e sociale. Ecco alcune delle sezioni più significative:
- Mondi e culture sulle sponde del Mediterraneo: favorisce il dialogo tra Italia e i Paesi dell’area mediterranea.
- Riprendiamoci il futuro: invita i giovani a riscoprire la passione per la lettura e la scrittura come strumenti per combattere fenomeni sociali come il bullismo e la violenza di genere.
- Destinazione Altrove – La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo: avviata con l’edizione 2024, questa sezione è rivolta a tutti i reclusi e le recluse dei penitenziari italiani, realizzata in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e la Società Dante Alighieri.
il futuro del premio
Antonio Vella, in occasione della nomina di Masi, ha voluto esprimere la sua gratitudine per il lavoro di Quasimodo, sottolineando l’importanza del suo contributo per la crescita della manifestazione. Ha inoltre augurato buon lavoro a Masi, sicuro che la sua preparazione e competenza saranno essenziali per il rinnovamento del premio. Vella ha affermato: “Sono certo che il professor Masi, con la sua visione, riuscirà a rendere il Premio Letterario ‘Città di Castello’ ancora più capace di rinnovarsi e di riflettere le esigenze delle nuove generazioni”.
La nomina di Alessandro Masi rappresenta quindi un’importante opportunità per il Premio Città di Castello di evolversi e di continuare a svolgere un ruolo cruciale nella promozione della cultura e della letteratura in Italia, affrontando le sfide del presente e del futuro. Con una giuria composta da personalità di grande spessore e un programma ricco di iniziative, il premio si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, mirando a connettere sempre di più le nuove generazioni con la cultura letteraria.