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Alberghi diffusi: un modello in espansione che conquista il mondo

Negli ultimi anni, il modello degli alberghi diffusi ha guadagnato un’attenzione crescente sia in Italia che all’estero. Con il ventennale dell’Associazione Nazionale Alberghi Diffusi, il presidente Giancarlo Dall’Ara ha recentemente condiviso con l’ANSA le novità e i progetti che verranno presentati nel congresso di Matera, previsto per il 24 marzo. Questo modello di ospitalità, che trasforma interi borghi in un’unica struttura ricettiva, si sta affermando come una valida alternativa all’approccio tradizionale del turismo.

la crescita del modello all’estero

Dall’Ara ha sottolineato due importanti novità per quest’anno: la crescente diffusione del modello all’estero e il numero record di alberghi diffusi, che ha raggiunto le 300 unità in tre diversi continenti. “È una grande soddisfazione esportare il nostro know-how e ricevere così tante adesioni”, ha dichiarato il presidente. La prima nazione ad abbracciare questo innovativo concetto è stata la Svizzera, ma l’espansione non si è fermata qui. Oggi, il modello è presente anche in Giappone e Ruanda, e si estende a ben nove paesi in Europa, Asia e Africa. Dall’Ara ha aggiunto con una nota di orgoglio: “Se fossimo una catena alberghiera, saremmo la più grande al mondo”.

sostenibilità e impatto economico

Un aspetto interessante di questo fenomeno è l’imposizione di mantenere il nome “albergo diffuso” anche nelle strutture estere. Così, ad esempio, accanto ai caratteri giapponesi di una struttura, è possibile trovare la traduzione italiana, creando un legame culturale forte tra le varie località.

Dati recenti evidenziano una crescita significativa nel settore, con un incremento di strutture e un aumento delle attività. Ecco alcuni dati chiave:

  1. 60% degli alberghi diffusi dispone di un ristorante interno, contribuendo così all’economia locale e creando posti di lavoro.
  2. Ogni struttura impiega tra 5 e 6 lavoratori fissi, con l’aggiunta di ulteriori occupati durante l’alta stagione.
  3. 90% degli alberghi rimane aperto per oltre 10 mesi all’anno.

La sostenibilità è un tema centrale per gli alberghi diffusi. Molti di essi adottano criteri di bioedilizia, utilizzando materiali di recupero per la ristrutturazione e preferendo componenti naturali per gli arredi. Inoltre, l’80% delle strutture applica strumenti di comunicazione interna per incoraggiare gli ospiti a risparmiare energia. Queste pratiche non solo riducono l’impatto ambientale, ma promuovono anche una coscienza ecologica tra i visitatori.

un’opzione affascinante per i turisti

Un altro dato rilevante riguarda la composizione delle presenze turistiche. Nel 2024, gli ospiti stranieri hanno superato di poco quelli italiani, con la Germania che si è confermata come il principale mercato di provenienza, seguita dagli Stati Uniti. Questo segnale indica un crescente interesse per l’ospitalità italiana, con gli alberghi diffusi che si presentano come un’opzione affascinante per i turisti in cerca di esperienze autentiche lontano dalle mete più classiche.

Il concetto di albergo diffuso ha radici profonde, nato nel 1976 in seguito al terremoto in Friuli, quando molti paesi si ritrovarono spopolati. Giancarlo Dall’Ara, consulente alberghiero, è stato chiamato a ripopolare questi borghi, dando vita a un progetto innovativo. Nel 1998, la prima struttura è stata realizzata in Sardegna, seguita dalla creazione dell’Associazione nel 2005 a Rimini, formalizzata l’anno successivo.

L’Associazione Alberghi Diffusi, che vive di autofinanziamenti volontari, ha affrontato con successo il problema dell’overtourism, proponendo di valorizzare luoghi meno conosciuti e meno sfruttati. “Con la nostra associazione proponiamo di valorizzare i luoghi meno sfruttati, meno conosciuti, e portiamo il turismo altrove, nei piccoli borghi e ai margini dei percorsi turistici più battuti”, ha affermato Dall’Ara. Questo approccio non solo contribuisce a ridurre la pressione sulle destinazioni turistiche più popolari, ma offre anche opportunità di sviluppo economico per le comunità locali.

In questo contesto, gli alberghi diffusi rappresentano un modello di economia circolare, recuperando borghi abbandonati e case disabitate, evitando così di cementificare nuove aree. Con un’attenzione crescente verso la sostenibilità e il recupero delle tradizioni locali, questo modello di ospitalità sta diventando un punto di riferimento nel panorama turistico internazionale, attirando l’interesse di investitori e turisti che cercano esperienze autentiche e sostenibili.

Saverio De Luca

Da sempre appassionato di arte e architettura italiana, e voglio portarvi con me attraverso le bellezze nascoste e i tesori conosciuti del nostro paese. Fin da quando ero bambino, sono stato affascinato dai colori, dalle forme e dalle storie che l'arte e l'architettura raccontano. Ho deciso di trasformare questa passione in una carriera, e ora sono qui per condividere con voi il mio viaggio. La mia formazione accademica inizia con una laurea in Storia dell'Arte presso l'Università di Firenze, una città che rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto. È qui che ho sviluppato un occhio critico e una sensibilità particolare nei confronti delle opere d'arte e delle architetture che ci circondano. Ho poi proseguito i miei studi con un master in Architettura e Restauro, che mi ha portato a lavorare su progetti emozionanti di recupero e conservazione. Nel corso degli anni, ho scritto per diverse riviste d'arte e cultura, ma ciò che amo di più è raccontare le storie dietro le opere, dal Rinascimento alle avanguardie moderne, dai capolavori noti alle gemme nascoste. Spero di offrire a tutti voi una visione ricca e appassionata di come questi elementi si intrecciano nella nostra vita quotidiana. Oltre alla scrittura, amo viaggiare per l'Italia, esplorando città storiche, piccoli borghi e magnifici paesaggi per scoprire da vicino le meraviglie dell'architettura e dell'arte che il nostro paese ha da offrire. Sono sempre alla ricerca di mostre interessanti, atelier di artisti e laboratori di artigiani, luoghi in cui la creatività prende forma. Il mio obiettivo è farvi apprezzare la bellezza dell'arte e dell'architettura italiana in tutte le sue sfumature, condividendo con voi non solo le mie conoscenze, ma anche la passione e l'emozione che mi guidano ogni giorno..

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