Alba Rohrwacher, una delle attrici italiane più talentuose e acclamate a livello internazionale, ha recentemente catturato l’attenzione del pubblico grazie al suo coinvolgimento nel film “Maria”, diretto dal visionario Pablo Larraín e distribuito da Netflix. Questo progetto non solo si distingue per la sua trama avvincente, ma affronta anche una tematica significativa: gli ultimi giorni di vita della leggendaria soprano Maria Callas, interpretata da Angelina Jolie. La presenza di Rohrwacher a Los Angeles, in occasione delle proiezioni promozionali per la corsa agli Oscar, ha aggiunto un ulteriore strato di interesse a un film già affascinante.
Durante un evento all’Academy Museum di Los Angeles, la Rohrwacher ha descritto il lavoro sul set come un “dono incredibile”. La sua interpretazione di Bruna, una delle domestiche di Maria Callas, ha rappresentato un’opportunità unica per esplorare un personaggio cruciale nella vita della celebre cantante. “Dal primo momento, ci siamo trasformati in una piccola strana famiglia”, ha rivelato, evidenziando il legame che si è creato tra il cast e la troupe.
L’attrice ha condiviso quanto fosse interessante scoprire la vita privata di Maria Callas, un aspetto poco conosciuto rispetto alla sua immagine pubblica. “Conoscevo la sua musica e la sua dimensione pubblica. Ma non sapevo niente del suo privato”, ha affermato Rohrwacher. La sua ricerca sulla figura di Bruna l’ha portata a comprendere meglio la complessità della relazione tra Callas e i suoi collaboratori più vicini. “È stato molto interessante incontrare Bruna, scoprire con Pablo la sua austerità, la sua timidezza”, ha spiegato, sottolineando come il film offra uno sguardo intimo sulla vita di una delle donne più iconiche del XX secolo.
Bruna, pur essendo una figura marginale nella storia di Maria Callas, rappresenta un elemento fondamentale nella narrazione. “Su Bruna non c’è nulla. Compare in qualche immagine della cantante, in secondo piano, come a nascondersi dietro di lei: invisibile, ma sempre presente”, ha commentato Rohrwacher. Questo ha reso la sua interpretazione ancora più significativa, poiché ha dovuto costruire un personaggio che, pur non essendo al centro dell’attenzione, ha avuto un impatto profondo sulla vita della soprano.
La sinergia tra Rohrwacher e Jolie è stata immediata e naturale. “Dal primo secondo Angelina si è rivelata disponibile e aperta: quell’amore premuroso che c’è sullo schermo, è diventato subito vero anche dietro la telecamera”, ha affermato l’attrice. Questa connessione ha permesso di dare vita a un rapporto che risuona profondamente con il pubblico, rendendo la storia di Maria Callas ancora più toccante e umana.
Mentre la Rohrwacher si gode il suo momento di gloria a Los Angeles, il suo volto è visibile su Sunset Boulevard, dove un enorme poster de “L’Amica Geniale” la ritrae in una delle sue interpretazioni più apprezzate. Questo evidenzia non solo la sua versatilità come attrice, ma anche il crescente riconoscimento del cinema italiano a livello globale. La sua presenza a Hollywood simboleggia l’apertura e l’accettazione del cinema europeo nell’industria cinematografica americana, e il film “Maria” non fa eccezione.
Il film di Larraín, oltre a essere un tributo alla vita di Maria Callas, invita anche a riflettere sulla complessità delle relazioni umane e sull’importanza di coloro che, pur rimanendo nell’ombra, svolgono un ruolo fondamentale nel supportare i grandi talenti. La storia di Bruna e Ferruccio, i due domestici che hanno dedicato la loro vita alla Callas, è un promemoria dell’importanza della dedizione e dell’amore incondizionato, qualità essenziali nella vita di ognuno.
Con il film che si prepara a contendersi l’ambita statuetta degli Oscar, l’attenzione su “Maria” e sul lavoro di Rohrwacher non fa che crescere. La sua partecipazione a questo progetto segna un altro capitolo nella sua già brillante carriera, e i fan di tutto il mondo attendono con ansia di vedere come si svilupperà la corsa agli Oscar e quale impatto avrà il film sulla sua carriera e sulla rappresentazione delle figure meno note che hanno avuto un ruolo importante nella storia della musica e dell’arte.
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