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Aiuti regionali: 7,6 milioni per sostenere i comuni in crisi

L’attuale situazione finanziaria di molti comuni siciliani è critica. Per affrontare questa emergenza, la Regione ha deciso di intervenire con un pacchetto di misure che prevede l’assegnazione di 7,6 milioni di euro per sostenere i comuni in difficoltà. Questa iniziativa è stata accolta con entusiasmo dai deputati autonomisti Giuseppe Lombardo e Giuseppe Carta, i quali hanno sottolineato l’importanza di queste risorse per il risanamento dei conti pubblici delle amministrazioni locali.

Le risorse sono state stanziate inizialmente con la legge regionale n. 25/2024 durante la manovra estiva, e successivamente incrementate dalla variazione di bilancio approvata con la legge regionale 28/2024. Questi fondi sono destinati ai comuni che si trovano in una situazione di grave difficoltà economica, un problema che ha colpito in particolare le piccole e medie amministrazioni locali.

Un percorso di risanamento

I deputati Lombardo e Carta hanno evidenziato come questi provvedimenti rappresentino il risultato di un lungo e articolato processo di ascolto e confronto avvenuto all’interno delle commissioni competenti. La loro intensa partecipazione ha permesso di definire norme chiare e utili, che oggi si traducono in un sostegno concreto per le municipalità in difficoltà. Le somme attribuite ai comuni hanno l’obiettivo di garantire la sostenibilità dei piani di riequilibrio finanziario, attraverso un supporto economico essenziale per il ripristino delle finanze locali.

Le risorse finanziarie saranno distribuite a diverse città della provincia di Catania. Ecco un elenco dei comuni e dei rispettivi fondi assegnati:

  1. Adrano: 1 milione e 304 mila euro
  2. Paternò: 1 milione e 740 mila euro
  3. Riposto: 539 mila euro
  4. Centuripe: 193 mila euro

Questi fondi sono vitali per affrontare le sfide economiche che molti di questi comuni devono affrontare quotidianamente.

Fondi per i comuni più piccoli

Le misure adottate non si limitano solo ai comuni più grandi, ma si estendono anche a quelli con popolazione inferiore a 15 mila abitanti. Questo approccio inclusivo è il risultato di un lavoro in commissione bilancio che ha permesso di ampliare la platea dei beneficiari. Alcuni esempi includono:

  • Canicattini Bagni: 251 mila euro
  • Pozzallo: 728 mila euro
  • Scordia: 325 mila euro
  • Ramacca: 247 mila euro
  • Raddusa: 149 mila euro
  • Palagonia: 321 mila euro
  • Vizzini: 187 mila euro

Anche comuni del Messinese e del Siracusano, come Capizzi, Lentini, Noto e Pachino, riceveranno contributi significativi, dimostrando l’ampiezza dell’intervento regionale.

Un sostegno ai comuni in dissesto

Un aspetto importante di questa iniziativa è l’integrazione di risorse statali per i comuni che hanno visto un peggioramento del loro disavanzo finanziario, in particolare a causa della ricostituzione del fondo anticipazioni di liquidità. I fondi assegnati includono:

  • Grammichele: 143 mila euro
  • Mineo: 107 mila euro

Questi ulteriori fondi sono cruciali per garantire che i comuni possano gestire le loro passività e avviare un percorso di risanamento. L’obiettivo finale di queste misure è quello di permettere agli enti locali di stabilizzare le loro finanze e migliorare i servizi offerti alla comunità.

Mentre i comuni siciliani si preparano ad affrontare le sfide economiche future, le risorse stanziate dalla Regione rappresentano un passo importante verso la sostenibilità finanziaria. La possibilità di accedere a liquidità immediata permette ai comuni di investire in servizi essenziali, infrastrutture e progetti a lungo termine. Queste azioni mirano a restituire fiducia nelle istituzioni locali e a promuovere un’efficace gestione delle risorse pubbliche, garantendo un futuro migliore per tutti i cittadini siciliani.

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