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Aeroporto boccadifalco in crisi: interrotta l’acqua per debiti accumulati

L’interruzione della fornitura di acqua all’aeroporto di Palermo Boccadifalco ha sollevato preoccupazioni significative sia per l’operatività dello scalo che per i servizi essenziali che vi operano. La decisione dell’azienda AMAP, responsabile della gestione del servizio idrico, di sospendere l’erogazione a causa di un debito di circa un milione di euro ha messo in evidenza la gravità della morosità. Questa situazione non solo ha impattato l’aeroporto, ma ha anche messo a rischio le operazioni di emergenza delle strutture vitali presenti, come i reparti della protezione civile e il corpo forestale.

Le conseguenze della mancanza d’acqua

La mancanza di acqua all’aeroporto di Boccadifalco avrebbe potuto compromettere gravemente le operazioni di emergenza. Le strutture coinvolte includono:

  1. Reparti della protezione civile regionale
  2. Corpo forestale
  3. Reparto volo della polizia di Stato
  4. 9° nucleo elicotteri dei carabinieri
  5. SEUS 118 e vigili del fuoco

La rapida risposta del dirigente dell’Enac, Pietro Paolo Bonfiglio, ha portato al ripristino della fornitura idrica in giornata, ma la questione della morosità rimane irrisolta.

La posizione di AMAP e le sfide della morosità

Giovanni Sciortino, amministratore unico dell’AMAP, ha sottolineato l’importanza di tutelare gli interessi dei cittadini che pagano regolarmente il servizio. Ha affermato: “Non c’è da parte di AMAP nessuna intenzione di creare disagi ad alcuno, ma è intollerabile che da tanto tempo non arrivi alcuna risposta da un utente che risulta moroso di una cifra cospicua.” Questa affermazione evidenzia un problema più ampio riguardante la gestione delle risorse pubbliche e la responsabilità degli enti nel rispettare gli obblighi finanziari.

La gestione sostenibile delle risorse idriche

La questione della gestione delle risorse idriche è particolarmente rilevante in un periodo di sfide legate alla scarsità d’acqua e al cambiamento climatico. Le amministrazioni locali devono trovare un equilibrio tra la richiesta di servizi e la necessità di garantire un approvvigionamento idrico costante e di qualità. Sciortino ha espresso la speranza che questa vicenda possa segnare un punto di svolta, promuovendo una maggiore attenzione alle regole e alla trasparenza.

In conclusione, la situazione dell’acqua a Boccadifalco non è solo una questione di servizi e debiti, ma solleva interrogativi sulle politiche di gestione delle risorse idriche a livello regionale e nazionale. È fondamentale che le autorità si impegnino a garantire non solo la fornitura di acqua, ma anche a promuovere una cultura del rispetto delle regole e dei pagamenti da parte di tutti gli utenti, per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro.

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