A Messina, il dibattito sull’acquisto di un complesso di appartamenti in via Bisignano ha acceso le tensioni tra il sub commissario di governo per il risanamento, Marcello Scurria, e il sindaco Federico Basile. Questa controversia si inserisce nel contesto del risanamento delle baraccopoli, un tema cruciale per il futuro abitativo e sociale della città. Il progetto riguarda 11 lotti di appartamenti già completati e un edificio da ultimare, il che rende la questione ancora più rilevante per i residenti.
La situazione è emersa dopo il fallimento della ditta Anfa Costruzioni, che aveva realizzato gli immobili. Il Comune di Messina ha presentato un’offerta all’asta pubblica con un ribasso del 25%, proponendo 972 mila euro per ogni lotto. Al contrario, Scurria ha avanzato un’offerta di 1,3 milioni di euro per lotto, destinando gli appartamenti all’ufficio commissariale, collegato alla Regione Siciliana.
Le preoccupazioni del sindaco
Il sindaco Basile ha espresso preoccupazione per un possibile “danno erariale” di oltre 330.000 euro, evidenziando che l’operato del sub commissario potrebbe costituire una sleale concorrenza nei confronti del Comune, che intendeva partecipare all’asta. In risposta, il presidente della Regione, Renato Schifani, ha richiesto una “relazione dettagliata” sull’acquisto degli appartamenti, sottolineando l’importanza di chiarire le implicazioni legate al presunto danno erariale.
- Richiesta di relazione dettagliata da parte di Schifani.
- Preoccupazione per l’eco mediatica della questione.
- Invito a Scurria a non rilasciare dichiarazioni stampa fino a chiarimenti.
La risposta di Scurria
In una conferenza stampa, Scurria ha difeso la sua posizione, affermando che il suo ufficio non è una partecipata del Comune, ma un ente governativo. Ha descritto la lettera di Basile come un “fallo di frustrazione”, dichiarando di non essere a conoscenza della partecipazione del Comune all’asta. Secondo Scurria, la sua offerta era necessaria per evitare possibili turbative d’asta, e ha respinto le accuse di diffamazione, accennando a un possibile esposto legale.
L’importanza del risanamento
Questa controversia mette in luce le tensioni tra le autorità locali e regionali, in un momento in cui Messina cerca di affrontare le sfide legate al risanamento urbano. Le baraccopoli, simbolo di difficoltà economiche e sociali, richiedono un approccio coordinato e trasparente da parte di tutti gli attori coinvolti.
Il risanamento delle baraccopoli di Messina è essenziale non solo per la riqualificazione urbana, ma anche per il miglioramento delle condizioni di vita dei residenti. È fondamentale che la gestione di questi progetti avvenga in un contesto di collaborazione e rispetto reciproco tra le istituzioni, per evitare conflitti che possano compromettere il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Il futuro di questo progetto di risanamento e dell’acquisto degli appartamenti è ora incerto. La necessità di una chiara comunicazione e di una strategia condivisa tra il Comune e il governo regionale è più che mai evidente. I cittadini di Messina attendono risposte concrete e soluzioni che possano realmente migliorare la loro qualità di vita, garantendo l’accesso a alloggi dignitosi e sicuri. Si auspica quindi che le autorità possano trovare un accordo che porti a un esito positivo per il risanamento della città e per il benessere dei suoi abitanti.