Abbate rivela: treccani ufficializza l'amichettismo - ©ANSA Photo
Il neologismo “amichettismo”, coniato dallo scrittore Fulvio Abbate, ha recentemente guadagnato un posto d’onore nel prestigioso “Libro dell’Anno 2024” di Treccani. Questo riconoscimento rappresenta non solo una vittoria personale per Abbate, ma anche un segnale dell’impegno contro una prassi che caratterizza, in modo peculiare, la sinistra italiana. Durante un’intervista, Abbate ha espresso la sua soddisfazione per il fatto che il suo termine, nato nel 2021, sia finalmente entrato nel lessico ufficiale, diventando un tema di dibattito pubblico in un periodo di intensa polarizzazione politica.
Il termine “amichettismo” si riferisce a una forma di clientelismo, ma con una connotazione più sfumata. Abbate lo descrive come una “complicità” che maschera il favoritismo sotto un’apparente veste etica. A suo avviso, mentre a destra si parla di familismo e di un clientelismo tradizionale, a sinistra l’amichettismo si presenta come una forma di alleanza tra amici e compagni, spesso giustificata da un presunto senso di giustizia e moralità. Tra gli eventi recenti che hanno esemplificato questo fenomeno, possiamo citare:
L’accusa di Abbate non si limita a una critica morale, ma si estende anche alla gestione della comunicazione politica in Italia. Parlando della premier Giorgia Meloni, Abbate osserva che il suo linguaggio semplice e diretto riesce a risuonare con il pubblico, mentre la sua retorica populista conquista consensi senza affrontare le questioni nel merito. Questo solleva interrogativi sull’evoluzione dell’industria culturale e editoriale italiana, un tema affrontato anche da Paolo Di Paolo.
Abbate ha sottolineato come il silenzio attorno a vicende come quella di Valerio e Caffo sia complice e consenta la perpetuazione di dinamiche di favoritismo. In un contesto in cui la destra sta emergendo con una visione revanscista, egli si interroga sulla possibilità che anche i nuovi arrivati al governo possano sviluppare i propri circoli di favoritismo.
L’amichettismo, quindi, non è solo un termine per descrivere un comportamento politico; rappresenta una lente attraverso cui osservare un’intera cultura. In una società in cui le relazioni personali, le alleanze e le complicità giocano un ruolo cruciale nel determinare il successo e l’accesso a opportunità, Abbate spera che la sua introduzione nel dizionario Treccani stimoli un dibattito più ampio sulla necessità di trasparenza, meritocrazia e responsabilità etica nel panorama politico e culturale italiano.
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