Rilevare le avvisaglie dell’Alzheimer è la prima arma contro questa terribile malattia. Ecco tutti i campanelli d’allarme.
L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa che colpisce ogni anno milioni di persone in tutto il mondo. Nell’immaginario collettivo è tradizionalmente associata agli anziani, ma alcuni recenti studi hanno dimostrato che i primi sintomi possono manifestarsi già intorno ai 40 anni. La capacità di riconoscere queste “spie” è cruciale per una diagnosi tempestiva e per mettere in atto strategie che possano rallentare il progredire della malattia.
Nel caso dell’Alzheimer, come per molte altre patologie, una diagnosi tempestiva può fare un’enorme differenza nella vita del paziente e dei suoi familiari. Tra i segnali più classici c’è la perdita di memoria a breve termine. Se vi capita di dimenticare frequentemente informazioni “fresche”, come appuntamenti o liste della spesa, potrebbe essere utile monitorare la situazione con maggiore attenzione. Ma l’elenco delle avvisaglie da non sottovalutare è molto più lungo.
I segnali dell’Alzheimer precoce dalla A alla Z
Un sintomo precoce particolarmente significativo è la difficoltà nel pianificare attività o risolvere problemi. Chi inizia a mostrare segni di Alzheimer potrebbe trovare complicate attività che prima svolgeva senza alcuna difficoltà, dalla preparazione di una nota ricetta alla gestione di un bilancio familiare. La confusione spazio-temporale è un altro indicatore chiave. Perdere la cognizione del tempo, dimenticare dove ci si trova o come ci si è arrivati sono segnali da non sottovalutare. Anche i problemi a livello di linguaggio possono emergere precocemente: avere difficoltà a seguire o partecipare a una conversazione, o chiamare gli oggetti con nomi sbagliati, sono segni preoccupanti.
Anche cambiamenti di umore e di personalità, come l’aumento dell’ansia, della depressione o dell’irritabilità, possono essere associati all’Alzheimer. Spesso, queste alterazioni sono percepite prima da parenti, amici, colleghi e conoscenti più che dalla persona direttamente interessata. I casi di improvvisa perdita di spirito di iniziativa e di interesse per attività lavorative, sociali e ricreative sono altrettanti segnali sospetti.
Individuare tempestivamente i sintomi dell’Alzheimer, come accennato, consente di pianificare meglio il futuro, prendere decisioni informate sulla cura e adottare misure per rallentare la progressione della malattia. Interventi medici, terapie cognitive e cambiamenti nello stile di vita possono essere più efficaci se intrapresi nelle prime fasi della malattia. Inoltre, una diagnosi precoce offre la possibilità di partecipare a trial clinici capaci di contribuire all’avanzamento della ricerca e dei trattamenti sperimentali. Anche il supporto psicologico e sociale è fondamentale: poter contare su una rete di sostegno adeguata contribuisce a migliorare significativamente la qualità della vita delle persone affette da Alzheimer e delle loro famiglie.