×

58 sequestri di pesce: un colpo da 133 tonnellate da parte della capitaneria

La recente operazione condotta dalla Capitaneria di Porto di Palermo ha messo in luce un tema di grande rilevanza: la sicurezza alimentare e la sostenibilità delle risorse marine. Denominata “e-fishing”, questa iniziativa ha portato a 58 sequestri di pesce, per un totale di 133 tonnellate, e ha comportato multe per un ammontare di 117 mila euro. Si tratta di un intervento cruciale per tutelare la salute dei consumatori e garantire che i prodotti ittici in commercio siano conformi alle normative vigenti.

il contesto dell’operazione

L’operazione ha interessato un’ampia area che va dai comuni costieri di Gela a Cefalù, includendo anche le Isole Pelagie, Pantelleria, le Egadi e Ustica. Questi luoghi, noti per la loro tradizione ittica, sono stati al centro di un fenomeno preoccupante: la pesca illegale e la vendita di prodotti non conformi. Tali irregolarità non solo minacciano l’economia locale, ma compromettono anche la salute pubblica.

i dettagli dei controlli

Durante l’operazione, sono stati effettuati 966 controlli, che hanno incluso:

  1. Pescherecci in mare
  2. Mercati ittici
  3. Ristoranti
  4. Centri di distribuzione all’ingrosso
  5. Piattaforme logistiche

Particolare attenzione è stata riservata ai vettori stradali e agli ambulanti che operano abusivamente, i quali spesso eludono i controlli vendendo pesce di dubbia provenienza.

Un episodio emblematico si è verificato a Santa Flavia, dove, in collaborazione con la Guardia di Finanza, sono stati trovati 30.000 chili di prodotti ittici conservati in modo inadeguato, violando le procedure di autocontrollo previste dalla normativa HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points). Queste pratiche mettono a rischio la salute dei consumatori e danneggiano l’immagine del settore.

l’impatto della pesca illegale

In un altro caso, nel quartiere Brancaccio di Palermo, sono stati sequestrati 535 chili di pesce venduto abusivamente. I venditori, attivi anche sui social media come TikTok, non rispettavano le normative sanitarie. I prodotti sequestrati, tra cui gamberi, calamari e orate, sono stati devoluti al banco alimentare della Sicilia occidentale, dimostrando un impegno etico nella redistribuzione delle risorse.

Altri sequestri significativi sono stati effettuati in località come Carini, Lampedusa, Sciacca e Mazara del Vallo, sottolineando l’importanza di un monitoraggio costante nel settore ittico.

L’operazione “e-fishing” si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro la pesca illegale e la commercializzazione di prodotti ittici non conformi. Le autorità competenti stanno intensificando le loro attività di vigilanza, consapevoli che la salute dei consumatori e la sostenibilità delle risorse marine sono priorità imprescindibili.

La Capitaneria di Porto di Palermo, insieme ad altre forze di polizia e istituzioni locali, sta facendo un lavoro fondamentale per garantire che i prodotti ittici in vendita siano freschi, sicuri e provenienti da fonti legali. Le azioni intraprese non solo proteggono i consumatori, ma anche i pescatori onesti e le aziende che operano nel rispetto delle normative.

Questa operazione di controllo rappresenta quindi un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della pesca sostenibile e del consumo responsabile. La comunità è invitata a collaborare attivamente, segnalando eventuali irregolarità e sostenendo iniziative che promuovono la legalità e la qualità nel settore ittico.

Change privacy settings
×